Il delicato tema della ricostruzione post terremoto, è stato al centro di un incontro che si è svolto oggi, a Spoleto, presso la sala convegni San Nicolò, tra amministratori pubblici e rappresentanze di tutti gli Ordini professionali coinvolti nell’intervento, per un aggiornamento del quadro normativo e dei principali provvedimenti assunti dal Commissario straordinario. Presente, oltre al Sindaco di Spoleto, Fabrizio Cardarelli, anche la Presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, che ha ricordato come “la ricostruzione sarà tanto più veloce quanto più sarà stretta e costante la collaborazione con tecnici e professionisti che rappresentano il fulcro di tutto il procedimento amministrativo e l’elemento di congiunzione tra pubblica amministrazione e cittadino”.
“Occorre un grande lavoro corale e di squadra – ha aggiunto la governatrice regionale – e per questo la nostra disponibilità ad un confronto continuo con i vostri Ordini professionali è totale. Ed è questo anche lo scopo dell’incontro: un momento di confronto e di informazione, essenziale affinché vi sia il massimo della comunicazione anche per i cittadini. Essendo ormai da tempo definito il quadro sia normativo che finanziario, ora – ha spiegato ancora la Presidente Marini – dobbiamo entrare nella fase operativa e di avvio della ricostruzione, magari privilegiando gli interventi di ricostruzione leggera che sono senza alcun dubbio meno impegnativi, ed al tempo stesso consentono il rientro nelle loro abitazioni di molte famiglie”.
Ad esporre un quadro aggiornato delle norme e delle ordinanze commissariali che interessano il settore, è stato il dirigente della Protezione civile regionale, Alfiero Moretti, che ha definito “cruciale” il ruolo dei tecnici e dei professionisti. L’incontro, inoltre, è stata l’occasione per la presentazione dei due dirigenti della Regione, Francesca Pazzaglia e Filippo Battoni, che hanno superato la selezione e che guideranno i due Servizi (ricostruzione privata e ricostruzione pubblica e beni culturali) dell’Ufficio speciale ricostruzione.
Particolare attenzione è stata inoltre dedicata alla illustrazione del MUDE, Modello unico digitale per l’edilizia, la piattaforma informatica che sarà utilizzata dai tecnici e dai professionisti. Tutto il procedimento, infatti, sarà gestito in via telematica e ogni fascicolo avrà un unico codice identificativo. In sostanza, grazie a questa piattaforma (già in uso per la ricostruzione in Emilia Romagna per il sisma del 2012), potranno essere velocizzati i tempi sia di autorizzazione per lo svolgimento degli interventi di ricostruzione, sia dell’istruttoria a cura dei Comuni o della pubblica amministrazione competente, e infine per la liquidazione del contributo. È stato, infatti, ribadito come il cittadino beneficiario non dovrà in alcun caso effettuare anticipazioni di somme di denaro né ai tecnici e professionisti, tanto meno all’impresa appaltatrice, che verranno liquidati direttamente dalle banche autorizzate.