Un pacchetto di norme per superare la burocrazia, che rischia di uccidere “il cuore del paese” devastato dai terremoti degli ultimi mesi. Il governo approva così il decreto legge “in favore delle popolazioni” di Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo – il terzo in quattro mesi – per cercare di superare lo stallo e far fronte a quella che il premier, Paolo Gentiloni definisce una “situazione senza precedenti”.
“Dobbiamo essere tutti consapevoli – afferma il Premier al termine del Consiglio dei ministri – della gravità degli eventi che hanno colpito il centro Italia. Il paese intero, a partire dalle istituzioni, e l’Unione europea, devono avere la consapevolezza di quel che è accaduto”.
“L’Italia – aggiunge Gentiloni – non dimenticherà questo colpo ma deve reagire con decisione, ponendosi un unico obiettivo: mettere in campo tutte le norme e le iniziative per accelerare i percorsi di ricostruzione”.
“Ci sono fondi nella legge di bilancio – assicura il Premier – – altre centinaia di milioni sono in questo decreto e nella lettera a Bruxelles è stato già anticipato che servirà almeno un altro miliardo per il 2017”.
Si tratta dell’ennesimo messaggio indirizzato all’Europa, poiché di fronte a tre terremoti in 5 mesi “non è possibile aspettare chissà quali superiori determinazioni”. “Le risorse ci sono e ci saranno – conferma il commissario alla ricostruzione, Vasco Errani – è necessario dare sicurezze a queste persone che stanno vivendo un dramma profondo”.
Tre sono i capitoli principali d’intervento individuati dal decreto del governo.
Il primo punta a semplificare e velocizzare sia la catena decisionale, sia le procedure per gli appalti riguardanti alloggi temporanei, opere di urbanizzazione primaria, rimozione delle macerie, stalle per gli agricoltori.
Il secondo fronte è quello relativo alle scuole e anche in questo caso verranno semplificate le procedure per le gare d’appalto. Ciò non significa eliminare i controlli, visto che per la scrittura delle norme, dice Gentiloni, “abbiamo lavorato gomito a gomito con l’Anac e con il presidente Raffaele Cantone”.
Il terzo capitolo, infine, è quello riguardante le misure direttamente rivolte ai cittadini e alle imprese: contributi a fondo perduto (per 80 milioni di euro alle aziende che hanno subito danni) ; esenzione fiscale per due anni, per 134 fra città e paesi situati nei crateri dei terremoti che si sono succeduti dal 24 agosto 2016, proroga della cassa integrazione. E fondi per sostenere il reddito delle fasce più deboli della popolazione, quelle che vivono un maggiore disagio.
“La nostra strategia – spiega Errani – rimane scuola e lavoro. Sono le due scelte che tengono unita la comunità”.
Il Commissario garantisce anche che “non ci saranno interruzioni nei lavori” e che tutto sarà ricostruito “con trasparenza e qualità”.
Proprio per questo il testo prevede che venga realizzata una micro-zonazione sismica di terzo livello in tutti i comuni del cratere, per poi costruire in sicurezza.
“Nel frattempo – ha precisato il Presidente del Consiglio – non è che possiamo aspettare chissà quali determinazioni superiori”. E si riferisce alle decisioni della Commissione Europea. “Decidiamo e ci assumiamo le nostre responsabilità”.