Dopo le recenti scosse di maggior intensità che si sono verificate a partire dalle 19,11 del 26 ottobre i vigili del fuoco hanno ripreso le attività che caratterizzano le ore immediatamente successive alle crisi sismiche vale a dire aiuto alla popolazione per il recupero dei beni di prima necessità dalle proprie abitazioni che hanno dovuto lasciare precipitosamente, per la rimozione di alcune parti pericolanti che impediscono l’uso di spazi sottostanti, le verifiche di stabilità per definire se l’immobile è ancora utilizzabile oppure deve essere lasciato libero con immediatezza.
Già nella notte del 26 ottobre i vigili del fuoco hanno provveduto a rimuovere l’immenso masso caduto sulla strada per Preci nella zona di Triponzo consentendo la circolazione dei mezzi e quindi ripristinando la possibilità di far arrivare i soccorsi a Preci.
Dopo gli ultimi eventi sismici una nuova postazione dei vigili del fuoco è stata attivata a Preci per dare risposte ai cittadini di quel comprensorio. Sono state dislocate tre squadre operative (complessivamente 15 vigili con 6 automezzi).
Nella giornata di ieri tra gli interventi di maggior evidenza quello effettuato per la messa in sicurezza di alcune parti della Basilica di san Benedetto a Norcia, una costruzione del 1200 che domina la piazza principale della città.
Con una apposita autogrù con uno sbraccio di circa 40 metri ed altri mezzi di supporto si è provveduto a portare al sicuro le parti che si trovavano a rischio per il perdurare dello sciame sismico. Ad operare è stato personale specializzato dei vigili del fuoco, con le squadre SAF che ha smontato e rimosso la croce, le cuspidi e diversi elementi architettonici della Basilica mettendoli in sicurezza.
Un intervento delicato e urgente che è stato eseguito in accordo con il personale del Ministero dei Beni Culturali. Il Priore della Basilica Benedettina, padre Cassian al termine delle operazioni ha ringraziato i vigili del fuoco presenti con una particolare benedizione per tutti loro. “Faremo di tutto – se Dio vorrà – per riaprire il monastero entro Natale”, è l’augurio espresso dagli stessi benedettini che hanno dovuto lasciare l’edificio perché inagibile dopo le scosse del 26 ottobre.
Gli stessi vigili del fuoco hanno anche provveduto ad effettuare controlli agli edifici che nei giorni scorsi erano stati oggetto di specifici interventi per la messa in sicurezza con l’esecuzione di interventi di riduzione della criticità.
Sono gli interventi eseguiti d’intesa con il personale MIBACT con l’impiego di legname, tiranti e profili in acciaio effettuati a Castelluccio di Norcia per la messa in sicurezza o meglio per la riduzione della criticità strutturale per il campanile della chiesa di Santa Maria delle Grazie, sempre a Castelluccio per due edifici le cui parti pericolanti impedivano l’uso delle limitrofe vie di accesso all’intero aggregato urbano potendo così ridurre l’entità delle zone inaccessibili (zone rosse).
Altri interventi di rilievo che hanno ben resistito ai nuovi eventi sismici sono quelli eseguiti a Norcia, Vicolo della Stamperia (messa in sicurezza archi), alle Mura Urbiche di Norcia, alla Chiesa di S. Antonio, in Via Cairoli, alla Cappella funeraria dell’Abbazia di Preci, al Campanile di Cascia.
A partire dal sisma del 24 di agosto sono oltre 2.500 interventi effettuati in provincia di Perugia ed essenzialmente nei centri abitati e nelle numerose frazioni della zona della “Valnerina” oltre che nei comprensori di Spoleto, Foligno.
Attualmente il contingente dei 50 vigili del fuoco che già operavano nel campo base di Norcia, a seguito dei nuovi eventi sismici è stato incrementato da altre 30 unità con personale di Perugia e Terni con il contributo di alcuni funzionari tecnici provenienti dal altri Comandi.
In centinaia hanno trascorso la notte in auto, a Norcia, nonostante il freddo. Un centinaio, invece, le persone che hanno passato la notte nel palazzetto dello sport.