Saranno complessivamente 56 (33 tecnici, 16 amministrativi e 7 esperti di protezione civile) le figure professionali che i comuni umbri, interessati dagli eventi sismici, potranno assumere per assicurare la piena funzionalità degli Uffici speciali per la ricostruzione. Lo prevede un’apposita ordinanza emessa dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, nella sua qualità di vicecommissario straordinario per la ricostruzione che ripartisce anche il personale nei 21 comuni umbri interessati. “Si tratta – spiega – di nuovo personale, strettamente necessario, con professionalità di tipo tecnico o amministrativo, che i comuni potranno assumere mediante contratti di lavoro a tempo determinato, in deroga ai vincoli di contenimento della spesa di personale. Abbiamo ritenuto di dover ripartire ed assegnare prioritariamente le unità di personale in relazione all’entità dei danni riportati e al conseguente numero di procedimenti in carico a ciascun Comune, con esclusione dei Comuni con popolazione superiore a 30.000 abitanti, per i quali in ogni caso era esclusa l’assegnazione, tenendo conto di tutte le richieste pervenute anche dai comuni non compresi nel “cratere” del terremoto ma che comunque hanno ricevuto numerose segnalazioni di danni”.
In particolare l’ordinanza prevede l’assegnazione di 16 unità al comune di Norcia, 11 a Cascia (in gestione associata con Poggiodomo), 6 a Preci, 3 a Monteleone di Spoleto, 2 a Cerreto, Sellano e Vallo di Nera ed 1 ai comuni di Arrone, Cannara, Castel Ritaldi, Collazzone, Ferentillo, Marsciano, Massa Martana, Montecastrilli, Montefalco, Montefranco, Polino, Sant’Anatolia di Narco, Scheggino e Spello.