Nei giorni scorsi i dirigenti del Consorzio di bonifica Tevere-Nera hanno incontrato i sindaci del comprensorio per illustrare loro l’attività svolta. Fra gli altri era presente anche il sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo con il quale il Consorzio ha stipulato un protocollo di intesa.
Sulla vicenda interviene con una lettera aperta indirizzata al sindaco di Terni, Leo Venturi che da anni si batte per l’abolizione della tassa e che fa parte del CDA del consorzio.
Signor Sindaco, con stupore ho appreso della sottoscrizione di un Protocollo di Intesa fra il Comune di Terni e il Consorzio Tevere Nera.
Lo “straordinario evento” è stato riportato dai giornali e immortalato con una foto dalla quale traspariva la soddisfazione dei massimi vertici del Consorzio e della delegazione del Comune da Lei guidata, composta dall’assessore Bucari e da tecnici dell’amministrazione, per il raggiungimento di questo importante risultato.
Peccato che i contenuti del Protocollo siano insignificanti al punto che il sottoscritto non può che considerarlo un semplice spot pubblicitario, per altro mal riuscito per due ragioni: la prima perché contiene un’enorme quantità di aria fritta e la seconda per il giudizio e la considerazione che i cittadini hanno nei confronti del Consorzio e dell’iniqua e discriminatoria tassa che commina ai suoi associati.
In ordine al primo punto, signor Sindaco, Le ricordo che il Protocollo individua in 30.000 euro le risorse da impegnare per la realizzazione di alcune opere da definire, risorse che scendono a circa 22.000 euro togliendo il 22% di iva e l’11% che si trattiene il Consorzio per le spese generali. Nella sostanza il Consorzio investirà la strabiliante cifra di circa 10.000 euro e il Comune quella di 13.000 euro! Come Lei ben comprende queste cifre sono così insignificanti da non meritare l’organizzazione di un “evento” di questa portata.
Ma ciò che lascia sbigottiti è che tale Protocollo si inserisce in un contesto che forse Lei non conosce.
Lei sa, signor Sindaco, che i cittadini che amministra ogni anno versano al Consorzio, attraverso le 52.009 cartelle che ricevono, la modica cifra di 2.075.000 euro?
Lei sa, signor Sindaco, che i cittadini dei comuni di Perugia, Gubbio, Gualdo, Città di Castello, Umbertide, Deruta, Marsciano, Assisi, Bastia, del lago Trasimeno e di tanti altri non pagano questo balzello?
Lei sa, signor Sindaco, che in questi territori le attività di tutela idrogeologica sono svolte dall’Agenzia Regionale della Forestazione finanziata dalla Regione dell’Umbria con le tasse pagate anche dai cittadini ternani?
Lei sa, signor Sindaco, che la quasi totalità degli interventi che realizza il Consorzio, la maggior parte dei quali attraverso il ricorso agli appalti poiché il Consorzio ha solo due operatori di macchine escavatrici, sono finanziati con risorse pubbliche e quindi con soldi dei cittadini?
Lei sa, signor Sindaco, che i lavori sulle sponde del fiume Nera, di cui molto si parla e di cui il Consorzio molto si vanta facendo credere di averli finanziati, si stanno realizzando con risorse totalmente della Regione e della Provincia?
Lei sa, signor Sindaco, che gli unici cittadini possessori di fabbricati che pagano il balzello sono quelli del Comune di Terni – insieme con quelli di Narni Scalo – e che la somma che versano è di 1.500.000 circa ogni anno?
Lei sa, signor Sindaco, che altri comuni, infinitamente più piccoli, attraverso accordi con il Consorzio ricevono più risorse rispetto alle briciole previste dall’Intesa da Lei sottoscritta e spesso più di quanto versano i loro cittadini?
Lei sa, signor Sindaco, che il Consorzio per le spese di rappresentanza e comunicazione ha stanziato 80.000 euro?
Lei sa, signor Sindaco, che solo per le spese legali il Consorzio, negli ultimi cinque anni, ha speso circa 820.000 euro e per un solo ricorso al Tar la parcella pagata di 14.000 euro supera di gran lunga quanto il Consorzio stanzia nell’Intesa di programma?
Lei sa, signor Sindaco, che solo il Presidente e il vice Presidente costano ai cittadini 48.000 euro l’anno e che l’aumento degli emolumenti rispetto all’anno passato è stato del 30% nonostante siano diminuiti i percettori?
Vede signor Sindaco, io avrei preferito che Lei fosse stato immortalato mentre firmava una lettera da inviare alla Presidente e vice Presidente della Giunta Regionale e a tutti i Consiglieri e Assessori che hanno radici nei nostri territori per dire BASTA a questa discriminazione, chiedendo di sanarla entro pochi mesi e dichiarando con fermezza che in assenza di tale impegno Lei, insieme a tutti i cittadini, non avrebbe più pagato il balzello. Questo, signor Sindaco, è quello che i cittadini intendono per difendere la città e la sua dignità e non certo la firma di Intese di Programma utili solo, nella strategia del Consorzio, ha dargli un’immagine di Ente utile e condiviso.
Mi permetto, inoltre, di darLe un consiglio: “Terni capitale della cultura” avrebbe consentito certamente alla nostra città di mettersi in bella mostra e avere a disposizione 1.000.000 di euro a fondo perduto per un anno; sono convinto che i cittadini ternani anziché versare ogni anno al Consorzio oltre 2.000.000 di euro sarebbero ben felici di contribuire a finanziare specifici progetti condivisi e utili a riqualificare e rendere più bella e attrattiva la nostra città.
Ho l’impressione, signor Sindaco, che anche questa volta si sia persa l’occasione per mandare un segnale di rispetto nei confronti della nostra comunità e che si sia consumato un altro clamoroso autogol.