“I comuni umbri continuano ad emanare ordinanze in ordine sparso rispetto all’obbligo dei cittadini di indossare le mascherine e altri dispositivi per contrastare la diffusione del Coronavirus. Direttive che in molte parti d’Italia sono state date dalle Regioni.
Ieri la governatrice Tesei ha dichiarato: Non è quella delle mascherine l’emergenza più importante oggi. Anche perché abbiamo assistito a un po’ di spiegazioni non così omogenee di illustri esponenti del mondo scientifico. Prendo atto di queste dichiarazioni che di fatto sconfessano l’operato estemporaneo di molti sindaci del centrodestra.
Personalmente ritengo che chi ha oneri di governo non può limitarsi a rilasciare delle dichiarazioni a mezzo stampa di fronte al caos delle ordinanze fai da te che i comuni umbri stanno mettendo in campo. Tanto più che lei stessa mette in dubbio la scientificità di tali provvedimenti.”
Ieri la governatrice Tesei ha dichiarato: Non è quella delle mascherine l’emergenza più importante oggi. Anche perché abbiamo assistito a un po’ di spiegazioni non così omogenee di illustri esponenti del mondo scientifico. Prendo atto di queste dichiarazioni che di fatto sconfessano l’operato estemporaneo di molti sindaci del centrodestra.
Personalmente ritengo che chi ha oneri di governo non può limitarsi a rilasciare delle dichiarazioni a mezzo stampa di fronte al caos delle ordinanze fai da te che i comuni umbri stanno mettendo in campo. Tanto più che lei stessa mette in dubbio la scientificità di tali provvedimenti.”
Lo dichiara in una nota il consigliere regionale del M5S, Thomas De Luca.
“Per questo – aggiunge De Luca – mi aspetto azioni coerenti con quanto proferito, volte a mettere ordine ed evitare decisioni ambigue che possono compromettere la salute dei cittadini, oltre a creare disagio e assembramenti nei luoghi dove si vendono presidi sanitari.
Inoltre mi sento di sottolineare che la corsa all’acquisto delle mascherine e dei guanti, deve essere pianificata per tutte le varie ricadute che può determinare, in primo luogo quella che in caso di scarsa reperibilità questi presidi diventino indisponibili per tutti quei lavoratori che svolgono mansioni in filiere essenziali.
Soprattutto che ne resti sprovvisto il personale sanitario che a vari livelli opera in prima linea.”
Inoltre mi sento di sottolineare che la corsa all’acquisto delle mascherine e dei guanti, deve essere pianificata per tutte le varie ricadute che può determinare, in primo luogo quella che in caso di scarsa reperibilità questi presidi diventino indisponibili per tutti quei lavoratori che svolgono mansioni in filiere essenziali.
Soprattutto che ne resti sprovvisto il personale sanitario che a vari livelli opera in prima linea.”