E’ scosso dalle fondamenta il Movimento 5 Stelle. La guerra che il fondatore Beppe Grillo sta conducendo contro Giuseppe Conte, l’ex presidente del consiglio , sta facendo implodere il Movimento, al centro come in periferia. Sono in molti (moltissimi) a non condividere la posizione di Grillo che ha sostenuto che il Movimento non ha bisogno di “principi azzurri”, ha accusato Conte di essere “un incapace, senza visione politica”, ha aggiunto che “i problemi non si risolvono con un partito unipersonale” e ha proposto un direttorio alla guida del Movimento da eleggere tramite ennesima votazione sulla piattaforma Rousseau.
A questo punto Giuseppe Conte è chiaramente fuori dal Movimento 5 Stelle. E’ ipotizzabile che, per non disperdere la sua esperienza politica di rilievo e l’ altissima popolarità che ancora gli permette di insidiare quella di Mario Draghi, decida di farsi una lista sua e c’è da scommettere che in molti, dal Movimento 5 Stelle, saranno disposti a seguirlo.
Dicevamo delle fibrillazioni. Indicativo il lungo post-sfogo del consigliere regionale 5 Stelle Thomas De Luca. Se non è un addio è un qualcosa che gli somiglia molto. “Il limite è superato”.
THOMAS DE LUCA
Ognuno di noi ha un limite ed io l’ho raggiunto.
Secondo voi che futuro può avere un Movimento che mette alla porta Conte per abbracciare Draghi e Cingolani?
Secondo voi come è possibile che chi abbiamo sostenuto alla guida del paese in mezzo alla pandemia del secolo non sia idoneo ad essere capo politico del nostro Movimento?
Ho sempre difeso la casa che insieme abbiamo costruito in questi anni e sono pienamente consapevole che senza Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio oggi probabilmente non saremmo qui. È altrettanto vero che se sono qui, è anche perché ho sempre messo tutto me stesso per le mie idee e i miei ideali. Soprattutto quando lottare significa proteggere la nostra comunità, mettendola davanti a tutto.
Ho un mandato elettorale da portare avanti, il mandato di migliaia di cittadini umbri che mi hanno votato. Un mandato per difendere il loro diritto alla salute, per denunciare l’inquinamento nelle nostre città, per tutelare i diritti dei più deboli, per la legalità e combattere le prepotenze del potere.
Quello che sta succedendo all’interno del Movimento 5 Stelle è insostenibile.
Insostenibile che a meno di una settimana dalle indiscrezioni del rapporto ONU sul clima che ci mette di fronte al rischio concreto di estinzione della specie umana io debba stare ancora a discutere di fantomatiche votazioni su Rousseau per eleggere un direttorio, mentre Cingolani o chi per lui inserisce nel decreto semplificazioni nuovi inceneritori come punto cardine del piano per il clima.
Chi ha deciso che questo “superministro” proposto da Beppe Grillo potesse rinnegare uno dei pilastri fondanti del Movimento come il no all’incenerimento.
Nell’ora in cui la storia chiama noi rispondiamo così? Che racconteremo ai nostri figli? Questa debolezza la stiamo pagando giorno dopo giorno in questo governo.
Ho bisogno di tempo per capire, per riflettere, per fare le giuste valutazioni ma la pazienza ha un limite ed io quel limite l’ho superato.