Una insolita “riunione di sindaci” stamattina al PalaSì di Piazza della Repubblica. L’occasione l’ha data Sauro Pellerucci, il presidente di Pagine Sì, quando aveva deciso di mettere nella copertina dell’elenco di Terni, l’immagine di Gianfranco Ciaurro, professore universitario, ministro, vicesegretario generale della Camera dei Deputati e molte altre cose. Ma soprattutto Sindaco di Terni nel 1993 e per i sei anni successivi. C’era da commemorare i vent’anni dalla scomparsa dell’importante uomo politico e così al tavolo del presidente Pellerucci, insieme alla figlia di Ciaurro, Paola, erano seduti anche i tre sindaci che hanno raccolto il testimone di Ciaurro, Paolo Raffaelli, Leopoldo Di Girolamo e Leonardo Latini. Ne è venuto fuori un dibattito per niente aspro e nemmeno scontato ma che, anzi, stimolato da Pellerucci, ha messo sul tavolo più di qualche idea per la città e per il suo avvenire, idee che erano state lanciate tanti anni fa proprio da Ciaurro. Tutti hanno però concordato la grandezza amministrativa del “Professore”, come tutti chiamavano Ciaurro, e che la sua sindacatura è stata un momento di rottura tra quello che avveniva prima per le elezioni del primo cittadino, espressione massima dei partiti; con Ciaurro la parola vene data alla gente, agli elettori ed ancora adesso il suo nome viene ricordato come il sindaco che ha dato un impulso alla città. Ciaurro è stato un uomo di Terni e riprendere un detto dell’onorevole Alberto Provantini, “il ternano più famoso d’Italia”. Sauro Pellerucci ha infine consegnato un attestato di grande stima alla figlia Paola.