Ancora una mattinata da ricordare per i pendolari umbri che dovevano raggiungere ROMA. Per un guasto occorso all’Intercity notte 797, proveniente da Torino e diretto a Salerno, fra le stazioni di Settebagni e Roma Tiburtina, i treni provenienti dall’Umbria, come anche da altre regioni, hanno accumulato forti ritardi e, in particolare, i passeggeri che viaggiavano sul regionale veloce 2321, Ancona-Roma, transitato a Terni alle ore 6,25, hanno subito i maggiori disagi.
Infatti, l’Intercity proveniente da Torino ha divelto i cavi di alimentazione della linea ferroviaria causando il blocco di tutti i treni immediatamente seguenti, fra questi, il 2321, i cui passeggeri sono stati costretti a una lunghissima sosta , al freddo, per la mancanza dell’alimentazione elettrica, prima di essere trasbordati su altro convoglio mandato in soccorso. I pendolari umbri sono arrivati a Termini con oltre 4 ore e mezza di ritardo, alle ore 12,12 (anziché alle 7,37).
Per lo stesso motivo tutti i treni diretti a Roma sono rimasti bloccati sulla linea direttissima , fin quando non è stato riattivato lo scambio della stazione di Settebagni che permette di instradare i convogli sulla linea normalmente percorsa dai treni , da e per l’aeroporto di Fiumicino.
Fra questi: RV 2479 , Foligno-Roma, transitato a Terni alle 6,48, giunto a Termini con 30 minuti di ritardo; il Regionale 21632, Rieti-Terni-Roma, transitato a Terni alle 6,57, arrivato a Tiburtina con 30 minuti di ritardo; RV 2481, Perugia-Roma, transitato a Terni alle 7,32 e giunto a Termini con 1 ora e 48 minuti di ritardo, in quanto dirottato da Orte sulla linea convenzionale lenta; Intercity 531 Perugia-Roma, transitato a Terni alle ore 7,56, e arrivato a Termini con 18 minuti di ritardo.
Beffa nella beffa, , sull’applicazione di Trenitalia, per i telefoni cellulari, il 2321 risultava giunto in orario a destinazione alle ore 7,37 (come testimonia la foto).
Il coordinamento dei comitati pendolari umbri , per quanto accaduto questa mattina, pone l’accento, come in altre circostanze, sul problema della manutenzione della infrastruttura ferroviaria e del materiale rotabile che viene considerata carente in relazione al volume di traffico della tratta Roma-Firenze.
Per quel che riguarda “la beffa nella beffa”, il coordinamento dei comitati pendolari umbri in riferimento al Rv2321 che veniva dato in orario, sottolinea che “quest’ultima cosa, in particolare, fa rimanere interdetti e sa ancor di più di beffa, vista la situazione reale vissuta dai passeggeri di quel treno, rimasti per ore fermi, al freddo, che hanno dovuto effettuare un trasbordo in linea, treno/treno, senza contare le problematiche createsi, per i tanti, con il lavoro, lo studio o altro.
E viene spontaneo, infine, domandare – conclude il portavoce del Coordinamento, Gianluigi Giusti – chi risarcirà di tutto questo quelle persone che si trovavano sul RV 2321 o coloro che erano sul RV2481 arrivate alle 10:38, anziché alle 8,50? “.