Riunione per il futuro della ex Treofan. Sventata l’idea di spostare a Brindisi alcuni macchinari che erano nella fabbrica di Battipaglia, ora chiusa.
La direzione dovrà provvedere a formulare un’altra proposta.
La riunione era stata fissata da tempo e si è svolta ieri in teleconferenza. C’era da discutere il futuro della ex Treofan, oggi Jindal. In discussione il ruolo dello stabilimento TREOFAN di Terni, successivamente all’accordo di cessazione di attività dell’unità produttiva di Battipaglia e il trasferimento di questi impianti.
“Come Segreterie Nazionali – scrivono Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil – abbiamo rimarcato con forza che gli impianti produttivi acquistati con i benefici dei sovvenzionamenti pubblici statali debbono rimanere ed eventualmente essere riallocati comunque all’interno del nostro Paese. La proposta avanzata è stata che le taglierine e il rigranulatore di Battipaglia siano allocati nello stabilimento di Terni per aumentarne l’efficienza e la produttività, ma anche per rafforzare il suo ruolo nell’ambito della filiera del tabacco, viste anche le proposte della regione Umbria per finanziare questo progetto. Rispetto a questo si potrebbe vedere un accordo finalizzato alla crescita di questa filiera; lo stesso Manfred Kauffmann, responsabile della Jindal si è detto interessato dichiarando che non appena la situazione sanitaria lo permetterà sarà sua intenzione incontrare i responsabili regionali e i sindacati territoriali.
Nel suo intervento – aggiungono i sindacati – ha rimarcato che lo stabilimento di Terni nell’ambito del network DELLE 5 UNITA’ PRODUTTIVE del gruppo TREOFAN /JINDAL è ritenuto strategico per le sue attività, il principale obiettivo sarà quello di aumentarne la produttività e l’efficienza. A tal proposito è stato dichiarato che sono state spostate da Brindisi a Terni 300/500 tonnellate di produzione, e che per il momento la decisione presa è quella di spostare sullo stabilimento di Terni una sola taglierina da Battipaglia. Mentre per la rigranulatrice al momento non è stata presa nessuna decisione.
Al termine della discussione anche con il supporto del MISE abbiamo espresso la nostra insoddisfazione alle proposte avanzate ed abbiamo richiesto un ulteriore revisione del piano industriale per un rafforzamento del sito di Terni con lo spostamento dell’altra taglierina e del rigranulatore, permettendo nel concreto una stabilizzazione delle attività produttive e dei livelli occupazionali con una maggiore efficienza e produttività.
In conclusione, abbiamo richiesto di non intraprendere iniziative unilaterali e di riprogrammare un nuovo incontro a partire dalla già il prossimo 4 maggio.”