La vertenza Treofan si è chiusa nel peggiore dei modi ovverosia con l’annuncio da parte della proprietà Jindal di voler cancellare il sito di Terni.
Manfred Kauffman, l’amministratore delegato di Jindal Europe, ha confermato la volontà degli azionisti di cessare l’attività dello stabilimento di Terni e di avviare la liquidazione dell’azienda.
Le segreterie nazionali di Filctem-Cgil, Fmca-Cisl Uiltec-Uil, hanno ribadito la loro assoluta contrarietà.
“Non possiamo accettare la chiusura di un’altra attività produttiva di eccellenza -è scritto in una nota – con il conseguente licenziamento di 150 lavoratori più l’indotto, i riflessi negativi sul il Polo chimico Umbro e il peso della ricaduta sul tessuto sociale della città di Terni.
Continueranno in modo assolutamente determinato le nostre verifiche sulle azioni messe in campo da questa proprietà insieme alle Istituzioni locali e centrali, nel frattempo, preoccupati per la condizione dei lavoratori, abbiamo richiesto al MiSE una serie di garanzie: il blocco dei licenziamenti, attivazione di ammortizzatori sociali straordinari, individuare un percorso che conduca il sito ad una concreta reindustrializzazione con una regia nazionale in rapporto con il Mise ed il Ministero del Lavoro, ed individuare i tempi necessari per accompagnare le soluzioni migliori a questa crisi.
Nei prossimi giorni – concludono le organizzazioni sindacali – attendiamo una convocazione per un tavolo tecnico con il Mise e con il Ministero del Lavoro per intraprendere ed individuare un percorso che abbia il minor impatto possibile nei confronti dei Lavoratori, mantenendo lo sguardo sulla ripresa produttiva”.