Consigli utili per non cadere nei raggiri, nelle truffe, di persone scaltre e senza scrupoli.
I loro obbiettivi le persone anziane, meglio se vivono sole.
Consigli che ieri pomeriggio il vice questore aggiunto, Enrico Aragona, ha dispensato in un incontro organizzato dall’AUSER. Il primo dei quali, il più vecchio, “Non aprire mai allo sconosciuto – avverte il dottor Aragona – ai bambini diciamo non accettare la caramella dallo sconosciuto, agli anziani diciamo non aprire allo sconosciuto.Se c’è qualcuno che citofona e suona alla porta e avete problemi, difficoltà, un dubbio, componete il 113, in 2 minuti una pattuglia della polizia di stato sarà a vostra disposizione.”
Il dirigente della questura di Terni ha raccontato 3 episodi che sono successi di recente a Terni: una signora è stata ingannata con la scusa delle chiavi a terra. Si è sentita bussare al finestrino e un signore le ha chiesto se le era caduto un mazzo di chiavi. Quando è scesa dalla macchina si è resa conto che le chiavi non erano le sue ma quando è risalita in macchina si è accorta che era sparita la sua borsa. “Oltre le chiavi – ha avvertito Aragona- c’è anche la scusa della gomma sgonfia.”
Secondo episodio: un novantenne che era appena sceso dalla macchina è stato avvicinato da una ragazza molto giovane, circa 30 anni, gli chiedeva informazioni e poi con fare fulmineo gli ha sottratto dal polso l’orologio ROLEX. Un fatto simile è accaduto a un signore di 80 anni che è stato avvicinato da due ragazze che hanno cominciato ad abbracciarlo ma si è reso conto che stavano tentando di rubargli l’orologio e di sottrargli il portafogli, ha avuto la prontezza e la forza di chiedere aiuto.
Terzo episodio: una signora affacciata alla finestra è stata chiamata da una ragazza che camminava nel porticato e ha cominciato a parlarle. A un certo le ha chiesto di aprire il portone e ha immaginato che fosse una persona che conosceva. L’ha fatta entrare in casa e, nel frattempo, insieme a lei è salita un’altra ragazza. Che ha cominciato a piangere e dire che si sentiva male che aveva bisogno di un bicchiere d’acqua. Il giorno dopo la signora si è accorta che qualcuno avevano rovistato dove lei teneva i gioielli e i soldi, nel comò e nell’armadio.
Questo delle truffe agli anziani è un fenomeno che la questura di Terni attenziona da sempre con grande sforzo.”Noi continuiamo a elaborare informazioni per gli anziani – dice il vice questore Aragona – per metterli nelle condizioni di non cadere nei tranelli. Quelli più usuali sono ancora quelli del finto avvocato che chiama per avere dei soldi da parte dell’anziano, a seguito di un incidente in cui è stato coinvolto il figlio piuttosto che il nipote e, per gli anziani di sesso maschile, l’avvicinamento da parte di giovani ragazze che poi sottraggono dal portafoglio all’orologio, alla catenina , al bracciale e quanto altro. La questura di Terni è molto attenta a questo fenomeno perché considera gli anziani una parte preziosa della nostra società che va tutelata.”
L’APPELLO
“Rivolgetevi ai nostri numeri di emergenza pubblica ogni qual volta si ritiene opportuno, senza preoccupazioni, senza pensare che si disturba, utilizzate i nostri di emergenza, il 112, il 113, quando non non vi sentite sicuri e, soprattutto – ribadisce il dottor Aragona – non fatevi avvicinare da persone che non conoscete.”