“Gli italiani hanno truccato il voto 2020”. E’ veramente curioso l’ultimo estremo tentativo dei sostenitori di Trump di ribadire che il voto di novembre è stato corrotto.
Nel giorno della certificazione dell’ elezione di Joe Biden da parte del Congresso, ultra destra e cospirazionisti favorevoli a Donald Trump hanno messo in giro una bizzarra teoria secondo cui il presunto complotto per alterare il risultato del 3 novembre “è stato orchestrato all’ ambasciata di Roma”.
Scrive così Ann Vandersteel, auto-proclamatasi giornalista di SteelTruth e consulente stampa della campagna di Trump in Florida.
La Vandersteel sul suo account Twitter ha sostenuto che “un membro del board di Leonardo (azienda aerospaziale italiana, ndr) ha modificato i satelliti per spostare voti da Trump a Biden”.
Inoltre la Vandersteel ha aggiunto che “Obama e Renzi hanno orchestrato il tutto con l’ aiuto della Cia”. “Ho ascoltato il nastro dove viene rivelato il piano. Il presidente ne è a conoscenza”.
“Il Dipartimento di Stato e molte agenzie del governo sono state coinvolte” e “questo è l’ ultimo elemento di prova su come i voti sono stati cambiati”, si legge in un altro micromessaggio.
Anche un ex agente della CIA Bradley Johnson crede al complotto italiano. Secondo Johnson forze speciali americane avrebbero effettuato un sequestro di server nella stazione della CIA di Francoforte, su quei server c’era la prova dell’hackeraggio. Non solo , ha aggiunto che “i dati hackerati da Francoforte sarebbero stati trasmessi a Roma, precisamente all’ambasciata americana di via Veneto, vera centrale protagonista dell’operazione”.
A via Veneto, insomma, sarebbero state completate le operazioni di brogli elettorali spostando centinaia di migliaia di voti da Trump a Biden. Tutti i nuovi dati falsificati – sempre secondo questa incredibile teoria – sarebbero stati “mandati ad un satellite militare gestito da Leonardo. Successivamente il satellite avrebbe trasmesso i nuovi dati manipolati dall’Italia agli Stati Uniti”.