La commissione europea ha varato una norma a tutela di alcuni prodotti che si chiama carbon tax alla frontiera ed è applicabile alle importazioni dall’estero.
L’Unione Europea infatti sta imponendo limiti sempre più stringenti alle industrie del mercato comune in materia di emissioni nell’aria e le industrie, dunque, sono costrette a ingenti investimenti e i loro prodotti, inevitabilmente, diventerebbero meno competitivi sul fronte dei costi e dei prezzi rispetto agli stessi prodotti provenienti da paesi che non fanno parte dell’Unione, le cui industrie non sopportano questi oneri aggiuntivi.
Per questo motivo la UE individuando i settori “danneggiati”, ferro, acciaio, cemento, fertilizzanti, alluminio, generazione elettrica, con la carbon tax punta a riequilibrare la differenza del prezzo.
L’acciaio è stato inserito in un secondo momento.
DANIELA RONDINELLI, MOVIMENTO 5 STELLE
“L’acciaio italiano di qualità – acciaio inox e altri acciai speciali – è salvo. La versione ufficiale infatti del Regolamento sul Meccanismo di Adeguamento del Carbonio alla Frontiera, parte del pacchetto europeo “Fit for 55” presentato ieri dalla Commissione europea, contiene tutta una serie di prodotti siderurgici, esclusi invece dalle prime bozze circolate nei giorni precedenti e ampiamente diffuse sugli organi di stampa.
Rientrano nella lista dell’Emissions Trading System europeo (ETS) inox, speciali, rotaie, palancole, tubi, mentre vengono espressamente escluse le ferroleghe e il rottame”
“Siamo molto soddisfatti e questa decisione va incontro a quanto avevamo chiesto alla Commissione, con una lettera firmata da tutta la delegazione del MoVimento 5 Stelle al Parlamento europeo e da altri otto eurodeputati.
La scelta iniziale infatti avrebbe seriamente danneggiato la filiera siderurgica italiana e minacciato l’industria d’eccellenza umbra, Acciai Speciali di Terni (AST). È con convinzione che ho portato avanti l’iniziativa, sconcertata dalla possibilità che la Commissione europea potesse assumere una posizione così lontana dalla logica del Green New Deal.
Grazie al nostro intervento – ha aggiunto l’europarlamentare 5 stelle – abbiamo sollevato il caso in Europa: nostro obiettivo era ed è salvaguardare l’AST di Terni, fiore all’occhiello italiano ed europeo. Deve essere chiaro che i prodotti e la produzione di qualità, se proiettata verso la sostenibilità e la transizione energetica, devono essere tutelati a ogni costo, nell’interesse del nostro Paese e dell’Unione europea”.
RAFFAELE NEVI, PARLAMENTARE FORZA ITALIA
“In qualità di vicepresidente del gruppo Forza Italia alla Camera dei deputati voglio sentitamente ringraziare il presidente Antonio Tajani per la forte spinta che ha dato in Europa, attraverso un’ interrogazione depositata in commissione e informali interlocuzioni con le istituzioni europee, per inserire l’acciaio inox nella nuova proposta di regolamento europeo per il meccanismo di adeguamento del carbonio alla frontiera.
Questo permetterà di avere uno strumento fondamentale per proteggere i nostri stabilimenti di acciaio inox, primo fra tutti Terni, dalla concorrenza sleale degli asiatici. Forza Italia ancora una volta, con atti concreti – conclude il parlamentare di Forza Italia – si trova dalla parte giusta: al fianco dell’industria siderurgica del nostro paese che per noi è un valore assoluto da salvaguardare.”