Parla di inaccettabile ingerenza la Uil di Terni accusando “la Giunta Latini del Comune di Terni di “non consentire” al Segretario Generale della UIL di Terni Gino Venturi di assumere l’incarico di segretario regionale”. Il sindacato spiega che “giovedì 22 novembre è convocato a Perugia il direttivo della UIL Umbria per eleggere la segreteria regionale in cui Venturi è candidato ad entrare. Ma proprio in questi giorni è stato approvato un regolamento dalla Giunta Latini che stabilisce anche che “gli incarichi conferiti dalle organizzazioni sindacali a dipendenti in aspettativa non retribuita” devono essere comunicati alla direzione Personale Organizzazione almeno 15 giorni prima dell’inizio dell’attività o dell’incarico. L’incarico è elettivo – prosegue la nota della UIL – e non si capisce come se ne possa dare comunicazione 15 giorni prima dall’effettuazione delle elezioni medesime. Ma questo stabilisce il regolamento non consentendo, stando almeno alla lettera, l’elezione di Venturi alla Segreteria regionale. Il Regolamento stabilisce anche che “in caso di parere contrario del dirigente della struttura di appartenenza, il dirigente della Direzione Personale – Organizzazione, entro 5 giorni dal ricevimento della comunicazione, comunica al dipendente il diniego dello svolgimento dell’incarico. Non vengono prese in considerazione comunicazioni prive del parere del dirigente della struttura di assegnazione del dipendente”. Dunque, almeno teoricamente, l’Amministrazione potrebbe porre il diniego”.
A fronte di ciò il sindacato ipotizza una motivazione: “Non è forse un caso che proprio la UIL, forte al Comune di Terni del 48% dei voti alla RSU, sta contestando l’amministrazione per la mancata stabilizzazione dei precari invece consentita dalla legge, perché la stessa amministrazione ha obbligato decine di dipendenti allo straordinario senza averlo pagato e per lo stato di abbandono di alcuni servizi come quelli educativi”.
Il commento di Gino Venturi: “Si mettano l’anima in pace, per la UIL decidono gli iscritti UIL e non le controparti”.
E quello, su Facebook, del Segretario Confederale UIL Antonio Foccillo: “Cose folli. Va fatto l’art 28 per attacco alla libertà sindacale.”