Netto decremento degli infortuni sul lavoro negli ultimi anni in Umbria. E’ sicuramente una ottima notizia, che impone, però, la necessità di non abbassare la guardia sul tema dell’incolumità e della salute dei lavoratori. “Soprattutto – a giudizio dell’assessore regionale alla Coesione sociale e al Welfare, Luca Barberini – nei cantieri della ricostruzione post-sisma del 2016, garantendo livelli elevati di sicurezza non solo per le imprese edili umbre, ma anche per quelle che lavoreranno in questa regione”.
Se ne è parlato in occasione della riunione del “Comitato regionale di coordinamento per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro”, l’organismo previsto dal decreto legislativo 81/2008 con funzione di coordinamento, programmazione e monitoraggio delle attività di prevenzione nei luoghi di lavoro, nel corso della quale sono stati presentati i dati elaborati dall’Osservatorio Infortuni e Malattie Professionali della Direzione Salute. “Fra il 2010 e il 2015 – ha spiegato Barberini – gli infortuni sul lavoro sono diminuiti del 35,8%, contro il 29,8% registrato al livello nazionale, passando da 11.244 casi a 7.214. Il decremento ha interessato tutti i settori, con un’elevata riduzione del numero degli infortuni gravi nell’edilizia (-58%), nell’industria e nei servizi (-41%), nell’agricoltura (-26%). Tale diminuzione è in parte correlata alla grave crisi economica e un calo degli occupati, ma il rapporto tra il numero di infortuni e il numero degli occupati, ovvero il tasso di infortunio per mille occupati, conferma in modo chiaro la netta riduzione del trend, dovuta anche a una maggiore diffusione della cultura della prevenzione”.
“Nonostante il quadro sia piuttosto rassicurante – ha evidenziato l’assessore – restano diverse criticità e va mantenuta alta l’attenzione, soprattutto nei settori più esposti ai rischi e difficili da monitorare come l’agricoltura, dove gli indicatori come il tasso e la gravità degli infortuni sono superiori alla media nazionale e, dopo una fase di decremento, nel 2015 sono risultati di nuovo in crescita del 23 per% rispetto al 2014, mentre nel resto d’Italia c’è stata una diminuzione in media del 8%”.
“Per quanto riguarda il settore dell’edilizia – ha sottolineato Barberini – è necessario garantire la massima sicurezza del lavoro nei cantieri, con particolare attenzione a quelli legati al terremoto. Durante la ricostruzione post-sisma del ’97 e del 2009, l’Umbria ha rappresentato un esempio che va replicato e aggiornato, realizzando un modello innovativo di gestione dei cantieri definiti ‘complessi’, che coinvolga datori di lavoro e operai e tecnici in un percorso formativo e motivazionale di acquisizione della metodologia dell’osservazione dei comportamenti messi in atto dagli stessi lavoratori, facendoli diventare parte responsabile della sicurezza. Va inoltre data attuazione al Regolamento regionale sulle cadute dall’alto e potenziata la vigilanza nei cantieri. A tale proposito – ha concluso l’assessore umbro – rafforzeremo la collaborazione fra gli assessorati competenti per attività informative e di sensibilizzazione rivolte a tecnici, ordini professionali, associazioni sindacali e datoriali”.