L’Umbria (insieme alla Basilicata) sarà la prima regione italiana con zero contagi da Coronavirus.
A sostenerlo, fornendo anche una mappa regione per regione dalla data in cui potrà verificarsi l’evento, l’osservatorio nazionale sulla salute nelle regioni italiane , coordinato dal professor Walter Ricciardi, ordinario di igiene all’università Cattolica.
L’osservatorio ha effettuato una analisi, regione per regione, con l’obbiettivo di individuare la data a partire dalla quale è verosimile attendersi l’azzeramento di nuovi contagi e si basa sui dati della Protezione civile aggiornati al 17 aprile.
Così si evince che Umbria e Basilicata saranno le prime a raggiungere gli zero casi: non prima del 21 aprile.
Già oggi, peraltro, l’Umbria ha raggiunto gli zero contagi (dunque con un giorno di anticipo rispetto alle previsioni) visto che l’unico nuovo caso è proveniente da fuori regione.
Le ultime a raggiungere gli zero contagi saranno le Marche (non prima del 27 giugno) e la Lombardia (non prima del 28 giugno). Il Lazio avrà zero contagi non prima del 12 maggio.
“Veniamo indicati da prestigiose fonti scientifiche come la regione più vicina al traguardo dell’azzeramento dei contagi. Una meta che è frutto di diversi fattori tra cui l’approccio ligio e corretto dei nostri cittadini che hanno osservato le misure di distanziamento, nonché di una gestione dell’emergenza che è stata in grado di limitare al massimo i contagi grazie a scelte precise e puntali”. E’ quanto afferma la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, commentando il dato odierno dell’Umbria per quanto riguarda i nuovi contagi da coronavirus.
“Il più basso tasso di letalità registrato a livello nazionale, nonostante l’età media della popolazione umbra sia invece tra le più alte, ne è altra dimostrazione tangibile. Un ringraziamento doveroso va a tutti gli operatori della sanità umbra nonché alla protezione civile, ai volontari, alle forze dell’ordine, alle istituzioni locali, agli operatori dell’informazione ed a tutti i soggetti che in questo difficile momento emergenziale sono stati in prima linea.
Ora dobbiamo sì continuare su questa strada, quella del rispetto delle disposizioni sociali e sanitarie – sottolinea la presidente Tesei -, ma proiettati verso una ripresa delle attività economiche e, passo dopo passo, di quelle più strettamente sociali. In questa direzione va la collaborazione con l’Università degli Studi di Perugia e la condivisione con Prefettura, parti sociali e associazioni datoriali di un percorso che ci dovrà far tornare ad essere produttivi prima possibile. Siamo presenti quotidianamente nei vari tavoli nazionali proprio al fine di garantire una ripresa celere. Il tutto, ovviamente, senza abbassare minimamente la guardia – conclude la presidente – e nella massima sicurezza, per evitare che i tanti sacrifici, in termini di vite umane, economici e sociali, non siano stati vani”.