L’Umbria è stata inserita nell’area gialla, quella a criticità moderata. Insieme a:Abruzzo, Basilicata, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Toscana, Sardegna, Molise, Veneto, Marche, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige,
In area arancione sono state inserite Puglia e Sicilia.
In area rossa, la più critica, Lombardia, Piemonte, Calabria e Valle D’Aosta.
Valgono le misure nazionali.
Il coprifuoco inizierà alle ore 22 per terminare alle ore 5 della mattina. E’ raccomandato comunque, anche durante il giorno, di spostarsi il meno possibile salvo che per lavoro, per motivi di salute, di studio o per situazioni di necessità.
Nei giorni festivi e prefestivi resteranno chiusi i negozi all’interno dei centri commerciali ad eccezione delle farmacie, para farmacie, punti vendita alimentari.
Chiudono musei e mostre.
Per quanto riguarda le scuole resta in vigore, come scritto in altra pagina del giornale, l’ordinanza regionale.
Bar e ristoranti chiuderanno alle ore 18. E’ consentito l’asporto fino alle ore 22 mentre non c’è restrizione di orario per le consegne a domicilio.
La capienza dei trasporti sarà limitata al 50%.
Chiuse palestre e piscine. Chiuse anche sale scommesse, sale giochi e sale Bingo. Sospese anche le slot machine nelle tabaccherie.
Queste misure entreranno in vigore il 6 novembre fino al 3 dicembre.
Con future ordinanze del ministro della salute verranno forniti aggiornamenti sulla condizione di rischio in cui si trovano le varie regioni. Se una regione, ad esempio, per 14 giorni si mantiene in condizioni di stabilità o in una condizione di rischio più bassa, potrà essere assoggettata , successivamente, a un regime di misure meno restrittive.
Il presidente del consiglio Giuseppe Conte ha ribadito la promessa di risorse in favore delle categorie colpite da queste misure.
“Già questa settimana porteremo in consiglio dei ministri , forse già domani sera, un nuovo decreto legge che consentirà la pronta erogazione di indennizzi agli operatori economici colpiti da queste nuove misure. Un decreto che si aggiunge a quello che abbiamo appena adottato e che possiamo chiamare “decreto Ristori-bis”. Anche questa volta – ha detto Conte – punteremo ad erogare benefici da accreditare direttamente sugli Iban, sui conti correnti degli operatori economici tramite l’agenzia delle entrate, insieme ad altre misure di sostegno che pure adotteremo”.
“Ci aspettano mesi lunghi e difficili, rispettando però le regole , con l’impegno di tutti possiamo raffreddare la curva epidemiologica e recuperare un margine di serenità – ha concluso Conte. E’ un percorso che dobbiamo fare tutti insieme, sorreggendoci, sostenendoci gli uni con gli altri”.