Migliorare l’incontro fra domanda ed offerta di lavoro in Umbria: è questo l’obiettivo della collaborazione fra l’OCSE, Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico e l’ARPAL, Agenzia regionale per le politiche attive del lavoro dell’Umbri presentata in una conferenza stampa a Palazzo Donini di Perugia.
Le continue evoluzioni della nostra società e le trasformazioni del mercato del lavoro, accelerate dalla pandemia – è stato rilevato – impongono di intervenire tempestivamente, anticipando con misure e soluzioni adeguate il verificarsi di fenomeni che incidono negativamente sulla crescita economica, sociale e produttiva.
Per questo motivo, prima regione in Europa, l’Umbria ha avviato una collaborazione con l’OCSE che prevede la costruzione e l’utilizzo di modelli basati sull’intelligenza artificiale e i big data per analizzare la domanda di competenze sul territorio e l’offerta formativa.
I risultati di questi modelli serviranno per costruire le competenze necessarie mirate a soddisfare la domanda di lavoro.
Alla base della collaborazione tra l’Agenzia regionale per le politiche attive del lavoro e l’OCSE vi è la necessità di dotarsi di strumenti nuovi, sfruttando le più avanzate tecnologie esistenti a livello internazionale, che innalzino il livello qualitativo del mercato del lavoro rendendolo più competente, più inclusivo e idoneo a sostenere le transizioni occupazionali verdi e digitali.
“L’innovazione nel mercato del lavoro passa per le tecnologie e gli algoritmi di intelligenza artificiale, ha affermato l’Assessore regionale Michele Fioroni, ma l’obiettivo è un obiettivo emergenziale in questo momento: allineare il sistema delle competenze a quelle che sono le richieste delle imprese. Questo significa che bisogna cercare di favorire l’incontro tramite le tecnologie che possono aiutare a rivedere i cataloghi dell’offerta regionale orientando la formazione verso quelli che sono i fabbisogni principali delle imprese. Oggi c’è un’emergenza: le imprese non trovano i profili professionali di cui hanno bisogno ad ogni livello. Questo significa difficoltà di crescita e di sviluppo.”
“Questa è una collaborazione che ci vede coinvolti in prima linea rispetto all’utilizzo di strumenti particolarmente innovativi, ha evidenziato il Direttore dell’Arpal Umbria Paola Nicastro, che attraverso i big data, l’intelligenza artificiale, il machine learning riescono a prevenire i fabbisogni del mercato del lavoro in termini di competenze necessarie che servono al sistema produttivo. Il nostro obiettivo è quello di mirare le politiche attive e indirizzarle, quindi la formazione soprattutto, verso questi percorsi formativi per colmare questo gap e andare incontro alla domanda produttiva delle imprese. Significa avere un sistema produttivo più competitivo, il sistema delle imprese che trovano finalmente le competenze necessarie per poter espandere la loro attività imprenditoriale e industriale. Stiamo facendo un lavoro a tutto tondo che guarda i lavoratori e guarda alle imprese per creare effettivamente quell’alchimia necessaria che possa far crescere complessivamente il sistema economico nella nostra regione.”