Cresce la voglia di fare impresa a scuola. E’ stato firmato l’accordo quadro tra l’incubatore di start up innovative , Umbria Risorse, e l’istituto di istruzione superiore Classico-Artistico di Terni con l’obiettivo di diffondere la cultura di impresa nella formazione scolastica. Una collaborazione che si concretizzerà, fra le altre cose, in iniziative specifiche nell’ambito del progetto “Alternanza scuola-lavoro” che prevede stage ed esperienze di impresa formativa simulata.
Nel particolare, i ragazzi del liceo artistico “Metelli” saranno chiamati a sviluppare idee per aziende creative mentre con gli studenti del liceo classico “Tacito” si approfondiranno i temi relativi alla scrittura dei progetti. In base al documento sottoscritto dal presidente di Umbria Risorse, Ivano Emili, e dalla dirigente scolastica Roberta Bambini, i due soggetti potranno lavorare congiuntamente a progetti e attività di ricerca e sviluppo e partecipare anche a bandi di finanziamento regionali, nazionali ed europei.
La collaborazione con l’istituto Classico-Artistico di Terni si va ad aggiungere a quelle con il Polo didattico e scientifico di Terni, con l’istituto “Allievi-Sangallo”, con l’Ipsia “Pertini” e a quella con l’istituto “Casagrande-Cesi” con il quale proprio nei giorni scorsi è stato portato a termine con successo il primo contest tra sei idee imprenditoriali realizzate dagli studenti del terzo anno. La vincitrice, la Eco Recharge, è stata incubata in Umbria Risorse dove avrà la possibilità di sviluppare “Sunny”, un caricatore portatile per strumenti elettronici che sfrutta l’energia solare.
“Siamo molto soddisfatti dell’accordo con l’istituto Classico-Artistico di Terni – commenta Ivano Emili – e stiamo lavorando per arrivare a coinvolgere tutti gli istituti superiori della città non solo per contribuire a diffondere il più possibile la cultura di impresa già a scuola ma per poter sviluppare insieme a loro, ognuno per la propria formazione e per le rispettive competenze, idee imprenditoriali innovative e aumentare la consapevolezza dell’importanza di fare rete e creare sinergie”.