Dopo la pausa natalizia la Ternana torna in campo il 19 gennaio ed affronta in casa il Fano, fanalino di coda in graduatoria che, però, con un gol di Ferrante su calcio di rigore al 90’ si porta a casa l’intera posta in palio. E’ una Ternana brutta, incapace di produrre gioco ed occasioni da gol e la sconfitta provoca ulteriori contestazioni nei confronti della guida tecnica di Gigi De Canio.
Nella Ternana ha esordito Fabrizio Paghera, centrocampista acquistato nei primi giorni di calciomercato invernale e giocatore conosciuto per i suoi trascorsi a Lanciano da Luca Leone.
Subito dopo il match il presidente, Stefano Ranucci, accompagnato dal ds Luca Leone, annuncia l’esonero di Gigi De Canio.
La Ternana scivola al quarto posto in graduatoria con 32 punti dietro a Pordenone, Triestina e Fermana.
Tre giorni dopo la Ternana con Alessandro Calori in panchina, è lui il nuovo tecnico, gioca a Salò contro la Feralpi, la formazione guidata da Mimmo Toscano.
La squadra rossoverde la gioca anche bene la partita ma la perde per 3-2 con un arbitraggio a dir poco scandaloso con due rigori solari non concessi, di cui uno allo scadere, dall’insufficiente Matteo Marcenaro. In gol per i rossoverdi Marilungo, aveva portato la Ternana in vantaggio, e Lopez.
La prestazione fa ben sperare e si confida in un riscatto nel match interno con la Vis Pesaro con il tecnico Calori che può utilizzare Palumbo, arrivato in settimana in prestito dalla Sampdoria.
È una speranza vana perché la squadra perde per 2-0 e la contestazione diventa pesante nei confronti della compagine rossoverde che non è più capace di vincere.
È la settimana di chiusura del calcio mercato e la Ternana piazza Gasparetto alla Reggina, Butic torna al Torino, Lopez alla Salernitana e Salzano va in prestito al Livorno ed arrivano in maglia rossoverde Castiglia dalla Salernitana e Russo dal Siena che fanno il loro esordio qualche giorno dopo e, a mercato chiuso, l’attaccante Kingsley Boateng.
Arriva il mese di febbraio e la squadra rossoverde gioca a Meda contro il Renate su un campo su cui è impossibile giocare. La Ternana va in vantaggio con Defendi, sfiora il raddoppio con Palumbo ma subisce, nella seconda parte della ripresa, il pari da Guido Gomez. La compagine rossoverde scivola ulteriormente in classifica al 10° posto e viene raggiunta dalla Vis Pesaro e dalla Sambenedettese. È crisi profonda e la squadra mostra un elettroencefalogramma piatto.
Il 6 febbraio la Ternana è impegnata in Coppa Italia a Viterbo e sul finale perde la partita (2-1) e viene eliminata dalla Coppa Italia. Si torna in campionato il 9 febbraio e al Liberati la squadra di Calori affronta la Virtus Verona del presidente-allenatore Fresco.
Finisce 2-2 con la Virtus in vantaggio per 2-0 raggiunta solo nel finale da una doppietta di Tommaso Pobega, uno dei pochi giocatori lucidi e in grado di caricarsi, nonostante la giovane età, la squadra sulle spalle e lanciare la riscossa.
Intanto si avvicina ulteriormente alla squadra Stefano Bandecchi che assicura una maggiore presenza al seguito iniziando da Bergamo, sede del prossimo impegno.
Quattro giorni dopo si va a Bergamo contro l’Albinoleffe: si gioca in notturna e non c’è nulla da fare nemmeno in questa circostanza. La Ternana perde per 2-1, gol di Marilungo sul 2-0, e alla fine del match un Calori sconsolato da l’idea di arrendersi. Ed il giorno dopo arriva anche il suo esonero. Scarso il suo bottino.
Al capezzale della Ternana viene chiamato Fabio Gallo con il suo staff che dopo due giorni di ritiro a Roma fa il suo esordio nel match casalingo contro la Triestina e, purtroppo, non va meglio del suo predecessore. La Ternana perde per 2-0 e si va subito in ritiro per una settimana a Cascia per abbondonare la città di santa Rita in occasione del match esterno di Rimini terminato sul punteggio di parità, 1-1, a cui fa seguito l’ennesima sconfitta. A San Benedetto, infatti, contro la squadra dell’ex presidente Fedeli si perde per 2-0 con la classifica comincia a farsi pericolosa. Si va in ritiro a Cascia e in settimana arrivano le dimissioni di Stefano Ranucci per il nuovo incarico di presidente del Consiglio di amministrazione dell’Università Niccolò Cusano. Il referente su Terni delmpresidente Bandecchi diventa il vice, Paolo Tagliavento.
Il mese di marzo inizia con la sconfitta interna con il Monza di Brocchi ( 0-1 ) e la settimana successiva si disputa il derby a Gubbio contro la formazione eugubina. Il match termina 1-1 con il gol del pari realizzato da Bifulco.
Il 17 marzo arriva al Liberati l’Imolese che, dopo la lezione dell’andata ne impartisce un’altra alla squadra rossoverde rifilandole addirittura 3 gol.
Al termine della partita scoppia la contestazione anche verso il presidente Stefano Bandecchi che mette in vendita la società. Alla ripresa della preparazione in vista della partita casalinga con il Pordenone di Tesser scoppia una consistente ma civile contestazione contro Leone, Gallo e tutta la squadra con l’invito rivolto al tecnico di mettere fuori squadra coloro che non onorano la maglia che indossano.
La partita con la capolista termina in parità, 1-1, con Bombagi per il Pordenone e Vantaggiato per la Ternana i marcatori. È l’ultimo giorno del mese di Marzo quando la squadra rossoverde raccoglie un pari, 1-1, a Vicenza con il gol del pari realizzato da Palumbo dopo il vantaggio di Giacomelli su rigore.
La classifica si fa davvero pericolosa; basti pensare che la Ternana ha 3 punti in più rispetto alla terz’ultima, la Giana Erminio.
Sette giorni dopo altra trasferta insidiosa, quella in terra marchigiana contro la Fermana. Finisce 0-0 con la squadra rossoverde che non riesce nemmeno a trasformare con Vantaggiato un calcio di rigore. Rimandato ancora l’appuntamento con la prima vittoria della gestione Gallo che non arriva nemmeno nel successivo impegno casalingo contro il Sud Tirol.
1-1, il punteggio, con il vantaggio di Lunetta ed il pari siglato da Nicastro.
È la vigilia di Pasqua quando la Ternana gioca contro la Giana Erminio a Gorgonzola e con qualche rischio di troppo si porta a casa il pari a reti inviolate. Quanta fatica, però! E’ un pari prezioso, però, perchè permette alle fere di raggiungere quota 40 punti insieme a Vis Pesaro ed Albinoleffe tenendo dietro il Renate e la Virtus Verona ( 38 ), Rimini ( 37 ) e Fano ( 35 ).
Una settimana dopo, è il 28 aprile, la Ternana vince la sua prima partita dopo tante settimane e lo fa battendo per 1-0 il Ravenna con un gol di Marilungo. Si sale a 43 in classifica generale al riparo da spiacevoli sorprese e due giorni dopo Fabio Gallo firma il prolungamento del suo contratto con Stefano Bandecchi.
Si arriva, così, all’ultima giornata di campionato con la squadra rossoverde impegnata nella difficile trasferta di Teramo dove consegue lo 0-0 finale salvando una stagione in cui doveva essere la protagonista assoluta e, invece, di partita in partita è andata peggiorando la sua posizione in classifica rischiando addirittura di retrocedere. Un punto qui, un punto là è stato il segreto di una salvezza stentata, risicata.
Da rullo compressore, insomma, la Ternana si è trasformata in autentica delusione con 44 punti finali conseguiti, gli stessi del Gubbio, e con l’undicesima posizione finale in classifica.
FINE PRIMA PARTE