E’ passato quasi un anno da quando, in occasione della Borsa del turismo di Rimini, venne lanciato ufficialmente il Cammino di trekking dell’intrepido Larth, il primo progetto di marketing territoriale interamente sostenuto da privati che ha proiettato nel settore dei cammini nazionali ed internazionali il tragitto che unisce Orvieto a Bolsena e a Civita di Bagnoregio, attraverso un circuito circolare di 58 chilometri, suddiviso su tre tappe da percorrere in altrettante giornate.
Da ottobre del 2023 ad oggi, il cammino ha visto una crescita esponenziale, riuscendo a ritagliarsi un ruolo sempre più significativo in un settore, quello del turismo lento, che continua a svilupparsi e che nel 2023 ha fatto registrare nel mercato italiano un incremento del 25 % rispetto al 2022.
I promotori del progetto Larth, le guide escursionistiche Emanuele Rossi e Luca Sbarra, l’editore della casa editrice Intermedia Edizioni Claudio Lattanzi, con il sostegno della guida ed accompagnatrice turistica Cristina De Angelis, stilano un primo bilancio, parlando di “risultati che hanno di gran lunga superato ogni più ottimistica previsione” e forniscono alcuni dati.
“Nel valutare l’impatto quantitativo di questo tipo di offerta turistica – dicono – il parametro che viene preso a riferimento è quello delle credenziali che vengono vendute e ritirate dai singoli camminatori come testimonianza del percorso effettuato. Nel nostro caso, in quasi dodici mesi, le credenziali distribuite sono state poco meno di mille, ma bisogna tener conto del fatto che molte persone compiono il cammino o un tratto di esso, senza ritirare le credenziali”.
Il rapporto che si è instaurato con le numerose attività ricettive, di ristorazione e commerciali che sono finora entrate a far parte del progetto Larth consente anche di avere un valore indicativo della spesa media giornaliera di ogni camminatore che si aggira sugli ottanta euro.
“Assumendo questo valore, moltiplicandolo per i tre giorni di durata del cammino e tenendo conto delle credenziali vendute, ne deriva un indotto per l’economia del territorio pari a 240 mila euro. Si tratta di una stima prudenziale collegata al fatto che non tutti impiegano tre giorni, ma anche che non tutti quelli che percorrono il tragitto alla fine prendono le credenziali. Diciamo che una valutazione di quanto abbia finora prodotto in termini di ricchezza il progetto Larth – dicono i promotori – oscilla tra i 200 e i 240 mila euro”.
Il potenziale del cammino è notevole e ancora da sviluppare completamente.
“Siamo grati al Comune di Orvieto che ha favorito il lancio a Rimini – spiegano – sicuramente ci sono ancora molte cose da fare anche nel rapporto con i vari enti locali ed è necessario mettere in campo una strategia indirizzata anche al sostegno pubblico di un progetto che ha natura comunitaria perché persegue l’obiettivo di incrementare i flussi turistici, i tempi medi di permanenza e la collaborazione tra i territori di due regioni diverse”.
Cristina De Angelis è attualmente impegnata nel favorire la possibilità che il percorso possa essere compiuto anche a cavallo oltre che in bicicletta come è attualmente possibile per gran parte dei 58 chilometri.
Allo studio c’è la valorizzazione dell’identità religiosa, ma anche una più stretta collaborazione con il mondo economico, associativo, scolastico e culturale delle tre città coinvolte.