“L’associazione Ameria 1782 – Teatro delle Arti esprime la più grande soddisfazione per la notizia dell’assegnazione a proprio favore della gestione del Teatro di Amelia a seguito di bando pubblico.”
Così in una nota firmata dal vicepresidente Lorenzo Fiume.
“Il meritato risultato è frutto di una collaborazione che, in modo straordinario, ha saputo riunire molti professionisti di tutte le età con varie competenze ad uno stesso tavolo, tutti animati da un profondo spirito entusiastico, al solo scopo di promuovere la cultura e l’arte, gratuitamente. Vedere giovani entusiasti di collaborare con affermati professionisti e viceversa, è di per sé il senso di questa sfida.
Il percorso che ha definito il gruppo che costituisce attualmente l’associazione è stato impegnativo sia sotto il profilo della sua costruzione, finalizzato a rappresentare la maggior parte delle arti sceniche attraverso personalità di elevata caratura; sia per quanto riguarda l’ideazione che la stesura di un ambizioso progetto di riqualificazione.
La sfida c’è ed è grande; non riguarda soltanto rimettere in piedi un gioiello in disuso, ma ha a che vedere con la crisi generale che ha da tempo coinvolto i teatri su tutto il territorio nazionale, dal momento in cui si è consumata una drastica riduzione del supporto economico pubblico, cagionando il danno maggiore alle piccole realtà come quella amerina; è quindi necessario reinventare l’idea di teatro anche per non perdere un patrimonio socioculturale inestimabile.
Riconsegnare il teatro alla cittadinanza è percepito da ogni membro dell’associazione Ameria 1782 come un dovere e un onore, per questo è vivo in essa il principio di agire per tale scopo, concependo la struttura non solo come un recipiente adibito alla messa in scena di componimenti artistici, ma come una vera e propria fucina di arte e artigianato, laboratori e corsi, un luogo accessibile ai cittadini, vivo e sempre aperto. Quest’idea va oltre il modo di intendere il luogo del teatro nella sua accezione tradizionale, divenendo quindi un teatro del territorio, che valorizzi e promuova le eccellenze di Amelia, che coinvolga gli artigiani, i ristoratori, gli agricoltori per creare e far conoscere il brand Amelia.
È inoltre auspicabile la realizzazione di un progetto che veda l’attigua scuola di musica, l’auditorium, la biblioteca Uilt confluire tutti, assieme ad altri edifici abbandonati e da riqualificare, in un’idea unica di ‘Quartiere delle Arti’, che conferisca al centro storico della città nuova vitalità.
Il teatro di Amelia nasce come lirico e questa sua identità storico-fondativa sarà certamente valorizzata, dando al contempo spazio a tutte le arti e i mestieri ad esse collegati: lirica, sinfonica, prosa, danza, poesia, scenografia, constumistica, scenotecnica ecc.
Un teatro di simile valore merita un duro lavoro, un’organizzazione impeccabile e competenze adeguate.
La massima gratitudine viene espressa alle persone che hanno reso questo sogno possibile e che hanno offerto il proprio impegno per portare avanti il progetto con determinazione. In tempi ragionevoli vi sarà un’opportuna presentazione dei nomi e delle personalità che compongono il gruppo di lavoro – conclude Fiume – anche per dare la possibilità di riscontrare il valore e la versatilità del progetto. Nel frattempo, si continua a lavorare”.