Una App che consenta ai non udenti di sentire i rumori all’interno di un luogo chiuso, come una casa: il pianto di un bambino, un oggetto che cade, la richiesta di aiuto. E’ questa la scommessa di Stefano Smacchia, laureatosi a Perugia, classe 1989. E’ lui che ha progettato questa applicazione che si chiama EGG.
Uno dei problemi più importanti che hanno i sordi è proprio quello di non accorgersi cosa accade intorno a loro, dentro una abitazione: “questo può causare emergenze, più o meno gravi”, spiega lo stesso Smacchia.
EGG è un sistema che lavora a partire da sensori installati in una stanza, che percepiscono i suoni , li invia a una piattaforma su cloud che li riconosce e a sua volta invia, tramite App sul cellulare, notifiche che descrivono quei suoni a chi non li può sentire.
La App non è ancora sul mercato ma è nella fase di sperimentazione. Il suo ideatore è convinto di poter dimostrare che “quello che sto facendo ha gambe per poter camminare”.
In questo periodo la App è testata in collaborazione con l’Ente provinciale sordi di Terni, attraverso questionari ,incontri e prove per mettere a punto l’assistenza virtuale.
“Andiamo nelle case delle persone non udenti, mimiamo casi di vita reale e vediamo cosa succede. Sta andando molto bene, funziona, ma la strada è ancora in salita” , sottolinea Stefano Smacchia.
Quanto al finanziamento del progetto “è partita una raccolta fondi , abbiamo i test e un concept da far vedere, che inizia ad essere accattivante per gli investitori. Con alcuni player stiamo andando avanti ma bisogna essere veloci perché ogni volta che nasce un’idea è probabile che in qualche altra parte del mondo qualcuno ci stia già lavorando”.