In occasione del secondo incontro culturale del Gruppo Archeologico D.L.F. di Ternidal titolo “Il potere del metallo. La protostoria del bacino Piediluco e la sua eredità culturale“, relatore l’archeologo Carlo Virili, il vicesindaco Andrea Giuli ha annunciato alcune iniziative alle quali sta lavorando.
“Sono qui, su invito di Maria Cristina Locci, per delle iniziative che attengono strettamente l’argomento della conferenza di Carlo Virili (le indagini archeologiche territoriali condotte a partire dal 2011 dall’Università di Roma La Sapienza che hanno interessato sia la provincia di Terni, il lago di Piediluco, sia il territorio della Sabina).
L’iniziativa sulla quale stiamo lavorando da mesi con Carlo e che probabilmente nelle prossime settimane vedrà la luce – ha affermato Giuli -è un progetto di collaborazione tra il Comune di Terni, l’Universita’ La Sapienza di Roma e la Sovrintendenza dell’Umbria per un’operazione inedita e in qualche modo rivoluzionaria, di indagine archeologica di superficie sulle sponde del lago di Piediluco, parte ternana. Un qualcosa di analogo a quanto già fatto in territorio laziale. Stiamo chiudendo i dettagli di questo accordo che segna un ulteriore passo in avanti verso la valorizzazione e la riscoperta delle nostre radici, della nostra antica identità storico-culturale che per troppo tempo e per tutta una serie di motivi è stata particolarmente negletta.
Nel mio piccolo sto anche cercando di riportare dalla Galleria Nazionale di Perugia alcuni reperti che ci appartengono, spero di farlo nelle prossime settimane, al massimo mesi. Sto perdendo un po’ di tempo per fare, attraverso procedure burocratiche incredibili, una miseranda assicurazione al Museo Archeologico di Terni che ancora, incredibilmente, non aveva, altrimenti da Perugia o da qualsiasi altro posto non ci ridanno indietro neanche un sassolino. Gli uffici stanno ultimando la procedura per sistemare la situazione del Museo Archeologico dopodiché, nelle prossime settimane, alcuni importanti reperti della necropoli dell’acciaieria e una statua abbastanza importante (il Telamone?) che in qualche modo ci appartiene. Se tutto va bene, questo materiale tornerà a Terni in un’ottica di valorizzazione dei nostri musei cittadini che sono molto belli ed altrettanto negletti, conclude il vicesindaco Giuli, che fanno parte di questa strategia di faticoso e non semplice rilancio perché le risorse sono quelle che sono”.