Hanno contribuito, nel 2014, alla vittoria di Leopoldo Di Girolamo. Ora prendono le distanze dal sindaco e dalla maggioranza che governa la città pur avendo eletto ben 5 consiglieri comunali (Bencivenga, Chiappini, Crisostomi, Lamanna e Mascio). Sono le liste civiche Terni Dinamica, Progetto Terni, Terni Oltre e Il Giacinto che ora si sono riunite sotto l’unico simbolo di Unione Civica per Terni. C’è da dire, comunque, che nessuno dei 5 consiglieri eletti dalle Civiche ha abbandonato la maggioranza. “I consiglieri comunali sono una cosa, le Liste Civiche un’altra – precisa Giovanni Ceccotti – i consiglieri fanno il loro lavoro e votano secondo coscienza”.
Delusi, molto delusi da Leopoldo Di Girolamo dal quale prendono le distanze: “noi nel 2014 abbiamo appoggiato Di Girolamo perché avevamo dei progetti e avevamo un programma, purtroppo questo programma non è stato attivato e le persone che dovevano attivarlo non sono state in grado di farlo – aggiunge Ceccotti – abbiamo fatto delle richieste al sindaco affinché questo programma venisse attuato, non abbiamo avuto nessuna risposta dal sindaco e quindi siamo stati costretti a prendere le distanze”.
“Abbiamo incontrato il sindaco i primi giorni del 2016 , gli abbiamo presentato un documento , gli abbiamo segnalato le problematiche emerse in questi primi due anni della sua legislatura, lui ha preso atto delle nostre richieste e non ha fatto nulla, stiamo ancora aspettando una risposta” , ribadisce Ceccotti.
“Noi siamo convinti di poter dire la nostra, ci siamo uniti e oggi ci sentiamo maggiormente autonomi, ripartiamo dal 14% di consensi che abbiamo preso nel 2014”.
I fondatori di “Unione Civica per Terni” si definiscono “egoisti civici”, “il bene della città e dei ternani deve venire prima di tutto”.
Unione Civica per Terni sta raccogliendo le firme per impegnare il consiglio comunale a richiedere al governo, per AST , il riconoscimento di sito di interesse strategico nazionale.