Sono soltanto 5 le regioni italiane che, al momento, non segnalano casi di vaiolo delle scimmie. Sono: Basilicata, Calabria, Molise, Valle d’Aosta e Umbria.
Lo rende noto il ministero della salute. In totale in Italia i casi di vaiolo delle scimmie sono 505. L’infezione colpisce quasi esclusivamente gli uomini con 501 casi su 505.
Le regioni più colpite sono la Lombardia dove si contano 232 casi e il Lazio con 104 casi.
“In specifici contesti ambientali ed epidemiologici, sulla base delle valutazioni delle autorità sanitarie, potrebbe essere richiesta l’applicazione di misure quarantenarie – si legge in una circolare del Ministero – e i contatti stretti – viene specificato – devono essere identificati il prima possibile e informati della loro esposizione e del rischio di sviluppare l’infezione.”
In attesa che il comitato per i medicinali per uso umano dell’ Ema concluda l’ esame per estendere l’ uso del vaccino contro il vaiolo Imvanex anche al vaiolo delle scimmie, l’ Istituto per le malattie Infettive Lazzaro Spallanzani di Roma annuncia di essere pronto a partire con la vaccinazione. Ma sarà il ministero della Salute a esprimere le modalità di reclutamento, con i criteri di definizione della platea e l’ indicazione delle fasce di età.
I SINTOMI DEL VAIOLO DELLE SCIMMIE
- I sintomi del vaiolo delle scimmie comprendono di solito: febbre, intenso mal di testa, dolori muscolari, mal di schiena e astenia.
- I segni più frequenti sono: linfonodi ingrossati ed eruzioni o lesioni cutanee.
- L’eruzione cutanea di solito inizia entro tre giorni dalla comparsa della febbre. Le lesioni possono essere piatte o leggermente rialzate, piene di liquido limpido o giallastro, possono formare croste, seccarsi e cadere. L’eruzione cutanea tende a concentrarsi sul viso, sul palmo delle mani e sulla pianta dei piedi. Può anche essere riscontrata sulla bocca, sulla zona perigenitale e sugli occhi.
- I sintomi in genere durano da 2 a 4 settimane e scompaiono da soli senza trattamento.
- Il virus si trasmette attraverso un contatto stretto con un caso sintomatico. L’eruzione cutanea, i fluidi corporei (come liquido, pus o sangue da lesioni cutanee) e le croste sono particolarmente infettivi.
- Ulcere, lesioni o piaghe della bocca possono essere infettive e il virus può diffondersi attraverso la saliva o attraverso droplet (goccioline respiratorie) in caso di contatto prolungato faccia a faccia (a maggior rischio gli operatori sanitari, i membri della stessa famiglia e altri contatti stretti dei casi confermati).
- Il vaiolo delle scimmie può essere trasmesso anche con contatto diretto tra le lesioni durante le attività sessuali.