Un anno dopo la tragedia Valeria Masala affronta con determinazione la disabilità.
Il 30 luglio del 2019 il terribile schianto con la moto alle porte di Foligno: lei gravemente ferita, il suo compagno, Paolo Cardoni deceduto.
QUI LA PRIMA NOTIZIA DELL’INCIDENTE
https://terninrete.it/notizie-di-terni-un-morto-e-un-ferito-grave-per-incidente-stradale-a-foligno/
Per salvarle la vita i medici sono stati costretti ad amputarle il bracco e la gamba sinistri. Lei ha combattuto come una leonessa, soprattutto per i suoi figli e anche in memoria di Paolo. Oggi, grazie alle protesi, riesce anche a praticare una delle sue passioni, il trekking. Lo ha dichiarato lei stessa all’ANSA: per ora lo ha fatto sui monti intorno Terni, i Prati di Stroncone e Sant’Erasmo ma il suo sogno è quello di percorsi molto più impegnativi sui Sibillini, sul Terminillo, dove è stata insieme a Paolo qualche giorno prima dell’incidente fatale.
“Posti che mi facevano stare bene – ha affermato Valeria – e che mi sono rimasti nel cuore, posti che spero di poter rivedere grazie anche ad una protesi per la gamba ancora più performante che dovrei avere in autunno”.
A tal proposito, per acquistare questa nuova gamba, occorreranno 50 mila euro.
Per Valeria si è già mobilitata una intera città
https://terninrete.it/notizie-di-terni-terni-aiutiamo-mamma-valeria/
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Anche dalla Sardegna, da Muravera, località in cui è nata, è partita, subito dopo l’incidente, una campagna di solidarietà.
“Dovrò trovare un modo per ringraziare tutti – ha detto ancora Valeria – nella sfortuna mi ritengo molto fortunata perché quello che mi è capitato mi ha permesso di rivalutare l’umanità. Io intanto vado avanti giorno dopo giorno, per me, per i miei figli e per Paolo”.