Gli indennizzi previsti dallo Stato italiano per le vittime di reati violenti sono stati definiti “irrisori” dalla Corte Europea di giustizia che così si è espressa in merito alla causa intentata dai legali di una ragazza di Torino che aveva subito uno stupro nel 2005. La donna non era stata risarcita dai due criminali. Gli atti erano stati inviati alla Corte Europea , per un giudizio, dalla Corte di Cassazione.
Una direttiva europea del 2004 stabiliva che tutti gli stati membri si dovevano dotare di un Fondo per “un equo e adeguato” indennizzo per le vittime di reati violenti.
L’Italia si è dotata del Fondo soltanto nel 2016 ma gli indennizzi previsti erano davvero molto piccoli. Ad esempio alla ragazza torinese era stato riconosciuto un indennizzo di 4.800 euro. A David Raggi, ucciso a Terni, come si ricorderà, era stato riconosciuto un indennizzo di 7.200 euro a testa per i genitori e il fratello Diego.
Il Governo è corso ai ripari e alla fine dello scorso gennaio, attraverso un decreto legge, ha portato i risarcimenti a 50 mila euro, a 60 mila euro per i figli di una donna vittima di femminicidio.
Secondo la Corte Europea questi indennizzi sono ancora troppo bassi. Il range previsto dalla Corte è compreso fra 50 mila e 150 mila euro.
“In sostanza – commenta l’avvocato Massimo Proietti che assiste la famiglia Raggi – la Corte Europea da ragione a tutta la nostra linea con la quale ritenevamo iniqua la legge 122, adesso i Tribunali italiani dovranno adeguarsi alle direttive della Corte Europea, a questo punto anche per David Raggi si stravolge la situazione perché i giudici dovranno allinearsi alle indicazioni emerse in questa sentenza della Corte Europea”.
“Come Unione Nazionale Vittime – aggiunge Massimo Proietti componente del direttivo – anche a nome della Presidente Paola Radaelli esprimo grande soddisfazione perché stiamo portando avanti questa battaglia dell’equo e adeguato indennizzo da quando la Legge è stata approvata nel 2016.”
Prossima udienza per David Raggi presso la Corte d’appello di Roma il 22 ottobre.
“I giudici – in base a questa sentenza della Corte Europea di giustizi a – dovranno rideterminare gli indennizzi in favore dei genitori e del fratello di David”. Dopo i 7.200 euro , i risarcimenti erano stati portati a 50.000 euro a famigliare.