“Il Terni Film Festival Popoli e Religioni è stata un’intuizione meravigliosa ed un’iniziativa portata avanti con grande lungimiranza”. Così il vescovo Giuseppe Piemontese ha salutato l’inizio, domani 10 novembre, della 13ª edizione del festival organizzato dall’Istess Istituto di studi teologici e storico sociali di Terni e promosso dalla Diocesi di Terni-Narni-Amelia, con il patrocinio del Comune di Terni, del Ministero per i beni e le attività culturali, della Regione Umbria, della Fondazione Carit e della Conferenza Episcopale Umbra. Si articolerà tra il Cityplex, Palazzo Gazzoli, la Biblioteca comunale ed il Cenacolo San Marco. “Un festival, ha detto il direttore artistico Arnaldo Casali, che ha conquistato una piena dimensione internazionale”. Il tema di quest’anno è “Metamorfosi”, un tema che “richiama una realtà particolare, ha aggiunto il vescovo, trasformazioni causate da eventi come la caduta del muro di Berlino, la dissoluzione degli imperi, l’attacco alle Torri Gemelle, il cambiamento climatico, la trasformazione digitale. Una realtà che si trasforma, ma c’è il rischio di una trasformazione di identità perfino dell’uomo. Metamorfosi, ha detto padre Piemontese, è però anche sinonimo di trasfigurazione, parola che rimanda alla Trasfigurazione di Gesù sul monte Tabor, trasfigurazione che fa riferimento alla gioia, alla gratificazione, alla bellezza. E questo dovrebbe essere l’obiettivo dell’uomo per una convivenza grande tra popoli e religioni. È la bellezza, ha concluso il vescovo, che salverà il mondo”.
Popoli e religioni proporrà, dal 10 al 20 novembre, 85 opere cinematografiche espressione dei cinque continenti e l’Umbria è presente con cinque film.
Come ha sottolineato il sindaco Leopoldo Di Girolamo “non si tratta di una semplice rassegna cinematografica ma di un evento culturale a tutto tondo, un’occasione per la città per confrontarsi e capire dove sta andando il mondo”.
E la città in metamorfosi, ossia Terni, sarà al centro di un incontro lunedì 13 novembre presso la Biblioteca comunale.
Tornando alla portata culturale del Terni Film Festival Popoli e Religioni il delegato del rettore dell’università di Perugia Massimo Curini ha affermato come “la cultura possa essere un elemento chiave per risollevare la città e i suoi abitanti”. Anche perché l’attività culturale porta attrazione in campo turistico.
Come ogni anno il festival, incentrato sull’India che celebra i 70 anni dell’indipendenza, propone concorsi, retrospettive, vari eventi, musica. Oltre settanta gli ospiti attesi tra i quali Gaia De Laurentis, Isabella De Bernardi, David Riondino.
Durante la conferenza di presentazione è stato sottolineato come ormai da quattro anni il festival si basi solo sul volontariato. I finanziamenti sono sempre minori: ad oggi gli organizzatori possono contare sui 28.000 euro della Fondazione Carit ed i 5000 della presidenza della giunta regionale dell’Umbria a fronte dei 72000 necessari. Risposte, comunque debbono ancora arrivare dalla Conferenza Episcopale Umbra e dalMinistero per i beni e le attività culturali.