Ancora una aggressione nei confronti di un agente della polizia penitenziaria all’interno delle carceri umbre.
E’ accaduto nella casa reclusione di Spoleto, dove – secondo quanto riferito dal Segretario umbro del Sindacato autonomo di polizia penitenziaria Sappe, Fabrizio Bonino – un detenuto italiano del circuito penitenziario alta sicurezza “all’improvviso e per futili motivi ha aggredito a pugni un assistente capo della polizia penitenziaria che è riuscito a limitare i danni, anche grazie ad altri detenuti che hanno bloccato l’aggressore”.
L’agente, condotto al pronto soccorso, è stato giudicato guaribile in cinque giorni. Ma anche Donato Capece, segretario generale del Sappe, esprime, nella nota, la sua solidarietà al poliziotto “coinvolto nel grave episodio” e sottolinea che “nelle carceri umbre si contano sistematicamente atti di autolesionismo, tentati suicidi sventati in tempo dagli uomini della polizia penitenziaria, colluttazioni e ferimenti”.
Anche la Lega Spoleto esprime solidarietà all’agente aggredito e interviene in merito a livelli di sicurezza e di organico presso la Casa circondariale spoletina: “necessario garantire i livelli di sicurezza – dice la Lega – una follia il taglio degli organici”.