Le indagini dei carabinieri e della Procura di Napoli sull’ omicidio di Ornella Pinto, la 40enne assassinata a Napoli, all’ alba dello scorso 13 marzo, con 15 coltellate, dal suo ex, Pinotto Iacomino, proseguono per accertare la premeditazione del reato.
L’ex marito 43enne l mattina di sabato scorso, al termine di una fuga, si è costituito nella stazione carabinieri di Montegabbione, in provincia di Terni.
Ai militari e al pm del Tribunale di Terni , il 43enne ha confessato di avere ucciso la sua ex moglie Ornella Pinto in preda a un raptus.
Avrebbe dunque commesso un delitto d’ impeto.
Un’ affermazione che però non ha convinto gli inquirenti, da giorni al lavoro per verificare la sussistenza dell’ aggravante della premeditazione.
Si tratta di un elemento di non poco conto in quanto, da quasi due anni, ormai, con la contestazione della premeditazione, che prevede come pena anche l’ ergastolo, non è più consentita la scelta del giudizio con il rito abbreviato con il quale è possibile ottenere un cospicuo sconto della pena.
Il 16 marzo, dopo avere convalidato il fermo e disposto il carcere per Pinotto Iacomino, il gip di Terni ha trasferito gli atti alla Procura di Napoli.
Il reo confesso è detenuto nel carcere di Terni.