Termina a due settimane dall’avvio del Motomondiale 2018 la tre giorni di test che chiude la stagione invernale. Il banco di prova – la pista di Losail, Qatar – è lo stesso su cui i piloti si sfideranno il prossimo 18 Marzo nel primo appuntamento ufficiale del campionato. I dubbi permangono (i risultati non sono certo affidabili), ma la sensazione è che questo potrebbe essere di nuovo un anno ricco di soddisfazioni per Danilo Petrucci.
Il pilota ternano ha più volte elogiato la sua Ducati ufficiale – “targata” Pramac – e ha chiuso i test in 8° posizione, in tutte e tre le giornate. Il piazzamento non è cambiato, ma le prestazioni sono state molto diverse: venerdì Danilo ha cercato la prestazione, non riuscendo a svettare a causa di una caduta. Giovedì e sabato, invece, si è concentrato a testare il passo gara, con ottimi risultati soprattutto nell’ultima uscita; Petrux ha completato 56 giri in totale, inanellando una serie di 1’55” basso come solo pochi altri sono riusciti a fare. Una performance, questa, che scaccia (almeno in parte) i dubbi sull’usura degli pneumatici che lo aveva tormentato la passata stagione: «Sono riuscito a fare una simulazione gara molto buona con le gomme morbide sia all’anteriore che al posteriore e questo è un dato davvero positivo anche perché abbiamo fatto pochissimi cambiamenti al la moto» ha confermato entusiasta il ternano, che rivela «Non ho cercato il tempo sul giro ma questo non è importante; adesso dobbiamo aspettare due settimane ma la fiducia è molto alta!».
Altra buona notizia arriva dalla velocità di punta: la sua Desmosedici è stata la più veloce in rettilineo in tutte e tre le giornate, arrivando a sfiorare i 347 km/h – un altro segnale dell’elevata competitività della rossa. A completare il bell’avvio del ternano il confronto col nuovo compagno, il coriaceo Jack Miller; l’australiano, classe 1995 (già vincitore nella classe regina ad Assen nel 2016), sarà un avversario scomodo per Danilo, che però per il momento lo ha preceduto in ogni sessione.
Può festeggiare anche la Ducati ufficiale, che ritrova un Dovizioso in versione “terminator” (come nel 2017), sempre nei primi tre in questi giorni e desideroso di conquistare quel titolo che l’anno scorso ha mancato per pochi punti. Il suo avversario, Marc Marquez, non ha brillato sulla pista del Qatar, ma durante tutto l’inverno ha dato l’impressione – insieme al compagno Pedrosa – di avere tra le mani una Honda incredibilmente competitiva. Parlando di alti e bassi viene in mente la Yamaha: la casa dei tre diapason sembrava in forte difficoltà con i piloti ufficiali (Valentino Rossi e Maverick Viñales, preceduti inizialmente anche dalle ottime Suzuki di Iannone e Alex Rins), salvo poi risorgere il terzo giorno con Zarco (1° con la sua Yamaha Tech 3) e il Dottore (2°). L’italiano, però, è sembrato ancora preoccupato per l’eccessivo consumo delle gomme, che rischia di penalizzarlo nei finali di gara. Resta ancora nascosto Jorge Lorenzo, che non si è distinto con la sua Ducati ufficiale – 5° giovedì, 14° venerdì, 9° sabato.
Con tanti interrogativi (e la passione) nel cuore, non ci resta che aspettare il 18 Marzo, quando sarà il verdetto della pista a saziare il nostro “digiuno” di Motomondiale.
(Giulio Sacco)