I sindaci sbagliano e a pagare sono i cittadini e i dipendenti. E’ il caso del Comune di Polino che il Tribunale di Terni Sezione Civile – Giudice del Lavoro ha condannato a risarcire un dipendente per una errata applicazione contrattuale relativa in particolare alla valutazione della Posizione Organizzativa.
Il problema vero è che la spesa sarebbe stata molto più contenuta se il sindaco avesse ascoltato la UIL FPL – che ha reso noto l’episodio – che per anni ha cercato di trovare una soluzione transattiva nell’interesse dei cittadini residenti a Polino e della stessa dipendente.
“Invece – sostiene la UIL-FPL – per la ostinata e preconcetta chiusura dell’Amministrazione ora gli abitanti di Polino dovranno pagare, attraverso il contenuto bilancio del Comune, non solo il risarcimento disposto dal giudice (che è comunque di misura maggiore a quello proposta dalla UIL FPL in via transattiva) ma anche le spese legali che il Comune deve all’avvocato della dipendente. E le spese per l’avvocato disposte dal giudice sono addirittura maggiori di quelle disposte dallo stesso giudice come risarcimento verso la dipendente.
Nessun datore di lavoro del settore privato avrebbe avuto questo comportamento ma – sostiene ancora il sindacato – i sindaci quando non rispondono di tasca propria spesso assumono in materia di personale scelte che appaiono illogiche.
A questa spesa si deve aggiungere anche quella direttamente sostenuta dal Comune per il proprio legale”.
Per un totale, alle fine, di circa 10 mila euro. ” Spese che si sarebbero potute evitare destinando invece quella cifra magari per fare qualche manutenzione in più per rendere ancora più accogliente il piccolo comune della Valnerina.
Senza contare il tempo perso per trattative infruttuose durate anni e un conflitto che ha pesato certo sulla funzionalità dei servizi comunali per una causa incardinata ben 5 anni fa e che solo ora è arrivata a conclusione.
Questa vicenda rappresenta, secondo la UILFPL, un esempio di amministrazione certo non virtuosa di cui sarebbe giusto si facesse ora carico direttamente il Sindaco pagando di tasca propria le spese invece di farle ricadere sui 240 abitanti da lui amministrati”.
“ Ancora una volta – sottolinea Gino Venturi segretario generale UILFPL di Terni – abbiamo operato cercando con equilibrio e buon senso di coniugare gli interessi dei lavoratori con quelli dei cittadini ma, a fronte della chiusura delle Amministrazioni, svolge comunque pienamente il suo ruolo senza fare sconti a nessuno”.