Cambio al vertice dell’Istess, l’Istituto culturale della Diocesi di Terni. Al termine di una partecipatissima assemblea – che si è svolta il 17 giugno al Museo Diocesano ed è stata introdotta dal vescovo Giuseppe Piemontese – Stefania Parisi ha lasciato dopo 22 anni la guida dell’Istituto di Studi Teologici e Storico-Sociali. Al suo posto è stato eletto Arnaldo Casali, fino ad oggi direttore artistico del Terni Film Festival. E’ il quinto direttore dell’Istess.
L’Istituto di Studi Teologici e Storico Sociali è stato fondato nel 1975 dal vescovo Santo Quadri, come scuola diocesana di teologia. Nel 1982 è stato radicalmente riformato dal vescovo Franco Gualdrini, che ne ha fatto un centro culturale affidato a laici e aperto anche alla filosofia, alla storia, alla letteratura e all’arte. Nel 2001 una nuova riforma è stata promossa dal vescovo Vincenzo Paglia, con la trasformazione in associazione culturale con personalità giuridica e una direzione eletta democraticamente dai soci.
“Mettere al centro l’uomo, in tutte le sue dimensioni, promuovendo un umanesimo integrale” è stato l’invito di padre Piemontese, che dell’Istess è presidente. Il vescovo ha avuto parole di apprezzamento in particolare per il Seminario filosofico e il Terni Film Festival, le due iniziative fondate da Stefania Parisi, invitando al tempo stesso alla continuità e al rinnovamento.
“L’Istess non è chiamato a fare catechesi, ma a proporre all’uomo quella visione di verità, giustizia e amore che proviene dal Vangelo, ha detto padre Piemontese, è necessario promuovere il dialogo tra scienza, fede e cultura, andando alla ricerca dei segni della verità, dovunque essi siano. Chiunque mi sta davanti custodisce dei segni di verità – ha aggiunto il Vescovo – a prescindere dal popolo a cui appartiene e dalla cultura da cui proviene. Dobbiamo raccogliere questi segni per arricchirci e aprirci al dialogo”.
Il nuovo consiglio direttivo è composto da otto membri: Riccardo Beltrami, Stefano de Majo,Beata Golenska, Veronica Manzini, Cristina Montesi, Paola Mostarda, Duccio Penna e Paolo Cicchini.
“Abbiamo due insegnanti, un prete, un artista, una diplomatica, un’economista, una studentessa universitaria e un critico d’arte – commenta Casali – e pure in assenza di quote rosa e senza candidature o indicazioni di voto, anche in questo direttivo – come nel precedente – sono stati eletti quattro uomini e quattro donne. D’altra parte non dimentichiamo che in 46 anni di storia l’Istess è stato diretto per 33 anni da donne e per 13 da uomini. Segno evidente che il patriarcato si supera con la cultura, non con le imposizioni di legge, ma soprattutto che c’è chi la parità di genere la predica e chi la pratica”.
“Il volontariato è stato la grande risorsa e la chiave di lettura dell’Istess – evidenzia Stefania Parisi – lo spirito di collaborazione, la partecipazione per amore e passione, la piena condivisione degli obiettivi da raggiungere, un forte senso civico e un personale coinvolgimento nelle vicende della vita democratica del proprio territorio. Solo con queste premesse la gratuità del proprio agire diventa costruttiva, moralmente esaltante, pedagogicamente creativa e “segno profetico” di fratellanza e di pacifica convivenza. E diviene anche forza rivoluzionaria in un mondo dove tutto è monetizzato e il mercato sembra determinare non solo le grandi scelte economiche dei poteri pubblici ma anche le piccole scelte personali della vita quotidiana”.