E’ la storia che si ripete. Le fiere che si tengono in importanti arterie cittadine, sconvolgono abitudini e certezze laddove non provocano ulteriori disagi, come in viale Trento dove ci sono gli abitanti di alcuni palazzi che diventano ostaggi, per un giorno. Ostaggi della fiera. Sono impossibilitati a utilizzare la macchina, “per cui io – ci dice Roberto – che lavoro a Rieti , mi organizzo e prendo un giorno di ferie perché la strada è già chiusa dalle 6,30. Quest’anno, poi, per motivi di sicurezza, sono stati posizionati anche blocchi di cemento.Assolutamente impossibile passare”.
Ma anche non volendo considerare questi disagi, ci si domanda: se dovesse accadere qualche cosa? se si rendesse necessario l’utilizzo di un’ambulanza, se dovessero intervenire i vigili del fuoco per un incendio, come potrebbero arrivare in tempo? “Anni or sono – ricorda Roberto – una persona si sentì male, l’ambulanza arrivò dopo un’ora e mezza”.
E’ lo stesso Roberto a raccontarci un episodio rimasto privato che è accaduto lo scorso anno, proprio il 14 febbraio, il giorno di San Valentino, con la fiera in viale Trento. “Mia moglie era incinta , le si sono rotte le acque. A piedi ci siamo dovuti incamminare verso l’ospedale con mia moglie, a causa delle contrazioni, costretta a fermarsi tra le bancarelle e centinaia di persone. Ma è andato tutto bene. Abbiamo raggiunto l’ospedale ed è nata Valentina. In realtà avrebbe dovuto chiamarsi Anastasia ma mia moglie, in onore del Santo , ha deciso di chiamarla Valentina. Ecco, tutti mi hanno detto di denunciare questo fatto, sarebbe stata l’occasione giusta, ma io pensavo troppo a mia moglie e a mia figlia. Però quest’anno, quando ho visto i blocchi di cemento e mi sono ritrovato ostaggio in casa, non ho resistito, mi dovevo sfogare. Ho chiamato voi”.
“E badate – aggiunge Roberto – noi non ce l’abbiamo con gli espositori, noi in passato abbiamo concesso anche l’energia elettrica, solo che devono essere trovate soluzioni e le persone devono essere avvisate. Dobbiamo sapere da che ora a che ora la strada resta chiusa. Non c’era un cartello, non c’era un avviso”.
Questa delle fiere è una questione annosa che non si ha alcuna intenzione di risolvere. Non si capisce perché , nel terzo millennio, le bancarelle devono essere sistemate nelle strade. Ma non si può trovare uno spazio adeguato e utilizzare sempre quello per tutte le fiere? Per dire, il Foro Boario o qualsiasi altro spazio che sia.
Ora, Valentina è nata e sta benissimo ed è la gioia di mamma e papà e l’altro ieri ha spento la sua prima candelina. Ma sarebbe potuta nascere in strada.Ma vi sembra normale? Ma se necessitano soccorsi urgenti , come si fa?