Senza luce e senza acqua. Così si ritrova il carcere di Terni da 48 ore.
A renderlo noto i sindacati della polizia penitenziaria SAPPE e SARAP.
“Da giorni ormai si vive nell’Istituto ternano una situazione a dir poco drammatica. Senza energia elettrica e senza acqua per un guasto che si ripete da mesi e per il quale non sono mai stati presi provvedimenti seri – scrive il SAPPE – il personale è allo stremo e la situazione al collasso.”
Sulla stessa lunghezza d’onda il SARAP: “Stesso carcere, stesso problema, al Sabbione di Terni dopo mesi di denuncia del S.A.R.A.P. ancora una volta si ripresenta il problema dell’ennesimo black-out che questa volta dura da più di 48 ore, situazione che per gestirla al meglio il vertice dell’istituto è arrivato a pensare di trattare con la popolazione detenuta concedendole di allungare la durata di apertura delle celle sino alle ore 22.00, come se tale concessione facesse riapparire come per magia l’energia elettrica, invece quanto trattato non ha fatto altro che compromettere l’operato del personale di Polizia Penitenziaria in prima linea, che si è trovato in una situazione così imbarazzante, senza avere mezzi adeguati per gestirla. Questa volta il problema si è protratto anche nel turno di notte. E la nottata i poliziotti l’hanno passata senza torce a sufficienza per il controllo dell’istituto, senza i condizionatori d’aria e senza acqua.”