E’ davvero un valzer senza fine, che i cittadini hanno smesso di seguire, in palese confusione. La storia è trita e ritrita: l’ospedale di Narni-Cammartana, pare abbia un futuro davvero incerto. Pare, a secondo di chi parla, la destra, la sinistra o i cinque stelle. La lamentela di una parte della sinistra però non finisce qui: gli ospedali di Narni e di Amelia nel frattempo chiuderanno per il continuo depauperamento degli organici ed anche per il fatto che le convenzioni con l’ospedale di Terni hanno avuto un rallentamento causa il Covid. A tenere la bandiera ci pensano i socialisti ma anche i Cinque Stelle. Quelli del partito Democratico si astengono come sempre, come quando a Perugia comandavano loro.
Sembra però che il chiacchiericcio sia assolutamente funzionale ai momenti politici: una volta a protestare era la destra; in un altro periodo storico, questo, la sinistra, con i Cinque Stelle che fanno da battitori liberi.
Non serve che Donatella Tesei, la presidente della Giunta Regionale, ed il suo assessore alla Sanità Coletto, spieghino che l’ospedale di Narni-Cammartana è basilare nella politica sanitaria regionale, indicando difficoltà ma anche percorsi per i finanziamenti; nessuno le crede. Sarà perché i cittadini del comprensorio sono avvezzi alle bugie dei governatori che si sono succeduti a Perugia, che hanno promesso l’ospedale per quarant’anni, senza ovviamente realizzarlo, anzi realizzando quelli che gli facevano più comodo, come Branca e Pantalla.
Prima di ogni elezioni i sindaci di Narni e Amelia mettevano in scena l’avvio della progettazione, con tanto di brindisi e cerimonie, ben coperte dalla stampa: almeno cinque volte.
Intanto i Cinque Stelle guardano con preoccupazione alla consultazione di Amelia di domenica prossima e cercano consensi, facendosi argine contro quello che per loro è l’abbandono della sanità pubblica sul territorio. Nel frattempo dopo una soporifera attività durata quaranta anni, anche i sindacati prendono cappello e iniziano a protestare perché si sono accorti, meglio tardi che mai, che manca nel territorio ternano proprio un ospedale. Alla fine della fiera arriva Eleonora Pace, la narnese consigliera regionale e presidente della Commissione che regola la sanità a Perugia, che afferma, con grande coraggio: “Entro dicembre l’annuncio del bando per l’affidamento dei lavori”. E scrive un documento che si può leggere di seguito. La sua è una promessa impegnativa perché a quel limite mancano solo novanta giorni. Sino a domenica, sino alle elezioni di Amelia, nessuno la prenderà sul serio, anzi la dileggeranno. Poi si andrà a vedere come sta realmente la situazione e se c’è davvero una speranza di costruire Narni – Cammartana.
Ecco il documento di Eleonora Pace:
“Quando l’ignoranza urla, l’intelligenza tace”.
Soprattutto nel momento in cui, davanti agli occhi di tutti, ci sono progetti reali, concreti. Programmi che hanno battuto i record delle tempistiche, inimmaginabili fino a ieri. La realizzazione del nuovo ospedale comprensoriale di Narni e Amelia ne è solo un esempio. Una realtà che entro dicembre avrà tutte le carte in regola per proseguire con la gara per l’affidamento dei lavori. In soli diciotto mesi è stato messo in piedi un progetto rivisitato, in accordo con i sindaci di Narni ed Amelia e con il Presidente della Provincia, che in maniera costruttiva si sono messi a lavoro con la Regione. Un progetto che i cittadini narnesi ed amerini chiedevano da decenni, senza ricevere risposte né certezze.
Ci abbiamo messo la faccia, continuiamo e continueremo a mettercela, senza gridare, lavorando a testa bassa, come siamo abituati a fare. Modalità che di certo il Movimento Cinque Stelle non conosce, incattivito – presumibilmente – dai suoi fallimenti su ogni fronte e che purtroppo è riuscito a contaminare, ad Amelia, un centro sinistra che ha governato per anni e che ben dovrebbe conoscere i progressi fatti nell’ultimo anno e mezzo.
Un Movimento Cinque Stelle capace solo di attaccare la decadenza del consiglio regionale, tralasciando addirittura il fatto che tutti i capigruppo si erano accordati per il rinvio dei punti più corposi all’ordine del giorno.
Dimenticanze? Défaillance? Sicuramente a molti grillini servirebbe un buon corso di italiano accelerato.
Mi è sembrato che la presidente Tesei, l’assessore Coletto, il direttore generale Usl Umbria, 2 Massimo De Fino, si siano espressi fin troppo bene e soprattutto in italiano, certificando la costruzione del nuovo ospedale e inserendolo all’interno dei progetti dell’edilizia sanitaria regionale per il Pnrr. La prossima volta provvederemo anche all’utilizzo dei sottotitoli, visto che il capogruppo dei Cinque Stelle di Narni era presente in sala ma pare non aver compreso.
Dal suo insediamento, questa amministrazione sta lavorando a stretto contatto con il ministero della Salute, tanto che anche la prossima settimana è fissato un nuovo incontro interlocutorio. Oggi rispondiamo anche alle fake news di consiglieri pentastellati narnesi ed amerini lanciate mesi fa: nessuna chiusura ma un vero e proprio piano di investimenti finanziari per la nuova sanità.
Addirittura,a fronte di ipotetici stanziamenti del passato per il nuovo ospedale non suffragati dalla realtà, oggi abbiamo la possibilità di scegliere quale strada percorrere: quella del Pnrr – che, se autorizzato dal Ministero, permetterà di coprire in toto o in parte la spesa per la realizzazione del nuovo ospedale alla sola condizione che le spese siano rendicontate entro il 2026; oppure potremmo servirci dei fondi Cipe (50 milioni) in aggiunta a 18 milioni del ministero e 15 di mutuo dell’Usl così come già previsto nel nuovo accordo di programma firmato. Entro la fine del 2021 sarà annunciato con molta probabilità il bando per l’affidamento dei lavori. Già previsti all’interno del pacchetto finanziario i 7 milioni di euro necessari per l’acquisto della strumentazione ospedaliera a cui nessuno aveva mai pensato in passato. Anche sulla questione viabilità sono in fase di verifica tutte le carte, cosa anche questa mai affrontata in passato.
Per quanto riguarda i vecchi presidi invece si prosegue con il progetto di riorganizzazione ed integrazione con l’azienda ospedaliera di Terni.
A fronte dei 77.000 euro già spesi per il rifacimento del reparto di medicina ad Amelia, il 5 ottobre – altra certezza – inizieranno i lavori per il reparto di riabilitazione a Narni, da associare all’ortopedia ospedaliera per un ammontare di 150.000 euro. Per quanto riguarda il personale mancante non è un segreto per nessuno che in Italia e non solo in Umbria ci sia una carenza strutturale di medici aggravata dalla pandemia; in 18 mesi abbiamo bandito numerosi concorsi e avvisi per diverse figure professionali, per la maggior parte andati purtroppo deserti. Il saldo resta comunque positivo a fronte dell’assunzione di 13 infermieri (4 stabilizzazioni e 9 nuovi assunti) dopo il concorso, fra Narni ed Amelia e 2 medici per la medicina dopo il pensionamento del primario. Capisco che nel calderone del territorio narnese-amerino ci sono fin troppe cose: i Cinque Stelle avranno sicuramente perso il conto.