Due nuovi e giovani sacerdoti per la diocesi di Terni-Narni-Amelia che sta vivendo un’allarmante crisi delle vocazioni.
Sono stati “ordinati” don Daniele Martelli e don Giuseppe Zen durante una cerimonia suggestiva con imposizione delle mani dal vescovo, monsignor Giuseppe Piemontese.
“Pescatori di uomini – li ha definiti il vescovo nell’omelia – eravate giovani spensierati di questa città, studenti allegri e impegnati a costruirvi un futuro umano e professionale, secondo le vostre inclinazioni e aspirazioni, sostenuti dalle premure di genitori e familiari, inseriti in allegre compagnie di coetanei e dediti ai riti giovanili di amicizie, feste, amori e avventure. Le prime esperienze lavorative vi stavano arridendo quando, dolce e forte, avete percepito la voce di Gesù nel vostro cuore: “lascia tutto, vieni e seguimi in una intimità più esclusiva e per una missione speciale!” La vostra pregressa familiarità con la comunità cristiana ha favorito la maturazione della risposta a Gesù che vi invitava a lasciare le varie reti, i familiari, gli amici.”
” Siete ordinati preti – ha aggiunto il vescovo – per una chiesa che è immersa nella crisi dei tempi attuali, ed è essa stessa alquanto instabile e in fase di transizione e di passaggio.
La stessa identità del prete, per secoli ancorata ad un cliché collaudato, è in evoluzione. Sarete preti per una “chiesa-sinodo”, sotto la forza della spinta propulsiva del Vaticano II, le intuizioni di papa san Paolo VI, le definizioni di papa San Giovanni Paolo II, condensate nella “Pastores dabo vobis” e oggi, più che motivati dalle provocazioni e orientamenti del magistero di Papa Francesco.”
“Due preti – ha detto ancora mons. Piemontese – inviati ad un popolo, che ancora conserva e custodisce le tradizioni degli avi e spesso lotta per non lasciarsi strappare da una società, incline alla miscredenza e spesso laicista, i tesori e i valori, ancora presenti, di una vita ispirata al Vangelo, piena, veramente libera, aperta all’Infinito e gioiosa.”
250 le persone ammesse all’interno della cattedrale che si sono sciolte in un lungo applauso quando i neo sacerdoti hanno indossato i paramenti e hanno abbracciato , dapprima il vescovo, e poi buona parte dei confratelli.
Sul sagrato decine di persone hanno assistito alla liturgia grazie ai maxi schermi installati dalla diocesi.