La presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, ha aggiornato il consiglio regionale sulla situazione pandemica.
“Come sapete siamo nella quinta ondata, caratterizzata – ha detto la Presidente – da una elevatissima diffusività del virus ma con bassa percentuale di aggravamento. C’è comunque un impatto rilevante sugli ospedali con l’incremento di casi positivi che ha raggiunto in pochi giorni quota 35mila.
Questa è diversa dalle altre quattro ondate, con 216 ricoverati di cui solo 11 in terapia intensiva. Con quasi raggiunti 3,1 milioni di tamponi, di cui mezzo milione in soli 20 giorni, siamo fra le regioni che fanno più tamponi. Gestire tutto questo dà l’idea dello sforzo organizzativo e logistico effettuato durante il periodo natalizio, che per noi non è stato di vacanza.
Siamo fra le Regioni bianche – ha detto ancora la Tesei – e a più basso numero di ospedalizzazioni, siamo tra le regioni considerate più sicure, anche se le possibili evoluzioni potrebbero modificare la situazione attuale. Siamo l’ottava regione per quanto riguarda i vaccini e la settima per terze dosi, a oltre il 40%, più della media nazionale.
Quando si governa per la prima volta durante una pandemia di questa portata l’errore può anche esserci, ma i dati dicono che siamo tra le migliori regioni ad aver risposto a questa quinta ondata. Il picco, come dicono gli esperti, potrebbe arrivare fra due o tre settimane, un picco di ricoveri unito all’incognita della riapertura delle scuole. Dovremo essere pronti con la risposta ospedaliera e le cure domiciliari.
Il commissario per l’emergenza covid sta dando il via allo scenario 5, che prevede una risposta ospedaliera che vede coinvolti Pantalla e Spoleto, e il rafforzamento fino a 294 posti covid, il 15% della rete. Non ci saranno ospedali solo dedicati al covid, non saranno chiusi pronto soccorso e saranno riconsiderate le prestazioni chirurgiche.
Sulle liste di attesa c’è già stata la riduzione dalle 230mila richieste a 70mila, dopo la nostra azione. Superata la quinta ondata continueremo questa guerra alle liste di attesa.
Per rispondere al picco di contagi – ha concluso la presidente Tesei – dovremo potenziare le Usca (Unità Speciali di Continuità Assistenziale), le cure domiciliari e l’assistenza a domicilio.
Stiamo predisponendo lo scenario 6, che prevede 400 posti. Dobbiamo proteggere il nostro personale sanitario, che rischia di ammalarsi vista la diffusività di omicron.
L’Umbria resterà fra le regioni sicure, tutti verranno curati qui. Sulla riduzione dell’impatto covid su socialità ed economia, l’Umbria sta procedendo meglio della media nazionale”.