“I tecnici, figura chiave per lo sviluppo dei territori”
Ne sono convinti il segretario comunale di Terni del Partito Democratico, Pierluigi Spinelli e Andrea Terenzi , della segreteria comunale del PD che sono intervenuti sul tema dopo le considerazioni elaborate qualche settimana fa sulla stampa locale dal prof. Giuseppe Croce.
“Da qualche anno a questa parte stiamo assistendo a importanti cambiamenti sia nei sistemi produttivi che nella gestione dei servizi. I dati parlano chiaro, sostenibilità e digitalizzazione sono due fattori chiave per la competitività e la funzionalità di imprese e organizzazioni.
La digitalizzazione e l’automazione consentono una gestione più rapida, puntuale ed efficiente dei processi produttivi e dei servizi, non solo delle imprese ma anche della pubblica amministrazione – spiegano Spinelli e Terenzi.
La sostenibilità non è più una scelta, ma rappresenta l’unica via possibile di crescere in un mondo con risorse non illimitate. La crisi delle materie prime e delle risorse energetiche che stiamo vivendo ha messo drammaticamente in evidenza la necessità di invertire i paradigmi dell’economia “usa e getta” a cui eravamo abituati per anni, per passare a un’economia in cui l’uso attento e il recupero/riutilizzo dei materiali, insieme all’impiego di risorse rinnovabili, devono diventare una pratica comune a tutti i livelli.
La transizione verso la sostenibilità e la digitalizzazione rappresentano oggi per Terni un elemento chiave per evitare il declino e lo spopolamento. Queste sfide richiedono nuove professionalità che possono concretamente generare un incremento occupazionale e rimettere in moto un meccanismo virtuoso di crescita. La città, grazie alla presenza di realtà industriali all’avanguardia e di alcuni elementi di eccellenza sotto il profilo della ricerca e dell’alta formazione, ha tutte le carte in regola per cogliere le opportunità di queste sfide e per diventare un “laboratorio” in cui pubblico e privato potrebbero generare innovazione e buone pratiche esportabili in altri contesti, favoriti anche da un piano nazionale di ripresa e resilienza incardinato proprio su questi temi. Purtroppo il Comune di Terni con la sua staticità e la Regione con la declinazione che ha dato al PNRR regionale sembra non abbiano colto la strategicità e la centralità di questi temi per il rilancio della Città.
Un elemento molto importante in cui si evidenza la scarsa attenzione delle istituzioni locali verso elementi strategici dello sviluppo, sono gli ITS e in particolare l’unico ITS con sede a Terni. All’interno della transizione sostenibile-digitale il ruolo dei tecnici specializzati è di vitale importanza. Accanto agli ingegneri e agli scienziati che elaborano, progettano e generano prodotti, processi e servizi innovativi, ci devono essere tecnici specializzati che siano in grado di applicare praticamente queste innovazioni nella gestione quotidiana delle imprese e delle organizzazioni anche pubbliche garantendone uno sfruttamento ottimale. Nel PNRR nazionale questo aspetto è evidente, tanto che si assegnano risorse molto rilevanti (1,5 miliardi circa) agli ITS. Bene ha fatto il professor Croce a metterlo in evidenza nella sua proposta di utilizzo di questo strumento sul territorio ternano.
Dentro questa logica – scrivono ancora i due esponenti del PD di Terni – la presenza a Terni di un corso ITS sulla Circular Economy, che forma tecnici specializzati in materiali innovativi e processi per la sostenibilità ambientale è di fondamentale importanza ma non è sufficiente. Accanto a questo percorso servirebbe strutturarne altri per andare a completare la formazione dei tecnici necessari al compimento della transizione Sostenibile e Digitale: un percorso complementare a quello esistente sul tema della sostenibilità dedicato all’idrogeno e all’energia sostenibile e uno dedicato all’altra “gamba” della transizione, ossia la digitalizzazione e l’automazione. Tra l’altro ITS Umbria ha già una esperienza in quest’ultimo settore maturata nella sede di Foligno, che forma tecnici per le importanti realtà industriali di quella zona, che potrebbe essere proficuamente usata per creare il nuovo percorso a Terni maggiormente focalizzato nelle realtà esistenti qui. L’idrogeno verde come vettore energetico sostenibile, tema rilanciato con forza dal governo nel PNRR e ripreso maldestramente dalla Regione, è di fondamentale importanza nella transizione ecologia. La presenza a Terni di importanti impianti per la produzione di energia rinnovabile insieme alla presenza di impianti per la produzione di idrogeno rendono questo territorio ideale per la creazione di un percorso ITS dedicato alle tecnologie basate su questo vettore energetico. In ultimo, ma non per importanza, va considerato il ruolo dei nuovi materiali. Un argomento trasversale, quindi comune a tutti i percorsi ITS, necessario a dare una base solida alla transizione sostenibile e digitale, che a terni rappresenta un elemento distintivo di eccellenza sia per le imprese presenti che per le strutture di ricerca della sede ternana di Ingegneria.
Sono questi i temi su cui oggi mettere a sistema risorse e organizzazioni (imprese, amministrazioni, università, ecc.) del territorio per dare una prospettiva nuova di crescita sostenibile alla città. È su questa visione di futuro che occorre lavorare in modo coordinato e strutturato su tutte le articolazioni del territorio.
Per ottenere questi risultati e renderli efficaci serve uno sforzo delle amministrazioni locali che oggi non si vede. L’amministrazione locale – concludono Spinelli e Terenzi – dovrebbe impegnarsi per far crescere la presenza degli ITS in relazione alla visione di sviluppo del territorio, ma questo non sta avvenendo (cosa immagina l’amministrazione locale per Terni nei prossimi 10 anni?). Si dovrebbe dedicare un impegno a mettere in evidenza quello che già c’è per rendere maggiormente attrattivo il territorio. Si dovrebbe collaborare per fare sistema tra il mondo degli ITS e il tessuto produttivo locale, compresi i servizi pubblici e il mondo dell’università, così da creare sinergie e dare risposte alle esigenze e richieste che emergono nel mercato (la carenza di tecnici è uno degli elementi più rilevanti nell’ostacolare lo sviluppo di un territorio). Ad oggi non si vedono a Terni azioni incisive che vanno in questa direzione, ma occorre mettersi in moto e anche in fretta, poiché non ci sono alternative positive ad una crescita sostenibile del territorio”.