L’assessore regionale alla sanità Luca Coletto e il commissario all’emergenza covid Massimo D’Angelo hanno di recente visitato l’ospedale di Terni.
L’assessore non ha visto i sindacati nonostante l’impegno del vice prefetto vicario Andrea Gambassi a favorire l’incontro.
“A Coletto avremmo voluto chiedere di verificare sia le condizioni di lavoro del personale del Pronto Soccorso sia di quello impiegato nei vari reparti dell’Azienda ospedaliera, attraverso una reale valutazione dei servizi clinico/assistenziali offerti agli utenti – spiega Giorgio Lucci, segretario generale della Fp Cgil di Terni – ci chiediamo se l’assessore e il commissario abbiano compreso che le denunce della nostra organizzazione, le difficoltà del personale e le lamentele dei cittadini non sono polemiche strumentali e inappropriate, ma criticità reali, legate al perdurare di una situazione organizzativa precaria e ad una mancanza di personale”.
E, seppure la situazione al Pronto Soccorso, sembra migliorata, con tempi di attesa più decenti e un più rapido assorbimento dei pazienti nei reparti di degenza, al sindacato continuano ad arrivare invece “segnalazioni continue”, non solo dagli operatori, ma dagli stessi pazienti e familiari, per quello che accade nelle degenze, Medicine, Chirurgie, Ortopedia, Neurochirurgia. “Ci sono circa 40 letti nei corridoi, tra letti bis /tris e poltrone – denuncia la Fp Cgil – una situazione che frena fortemente anche la ripresa dell’attività chirurgica, più volta annunciata dalla direzione sanitaria, impedendo lo smaltimento delle liste di attesa”.
Situazioni che – secondo la Cgil – minano “il decoro e la dignità dei pazienti”. “Posti letto non istituzionali – insiste il sindacato – che non consentono adeguati standard clinico-assistenziali; standard già carenti al Santa Maria da decenni, non revisionati, denunciati periodicamente dalla nostra organizzazione alle direzioni”.
“Vogliamo sperare che questo parziale miglioramento del Pronto Soccorso permanga e non sia il frutto solo della visita dell’assessore – conclude Lucci – saranno soprattutto gli utenti e i cittadini ternani a giudicare.