Dal 26 maggio e fino a settembre nella sede ternana di Confapi i Carabinieri del Comando Provinciale di Terni e la Confederazione Italiana della Piccola e Media Industria – così come concordato dal Comandante Provinciale Colonnello Davide Milano, dal Presidente Michele Marinelli e dal Responsabile del protocollo di Confapi Terni Cesare Cesarini – avvieranno un ciclo di incontri tra i propri rappresentanti ed iscritti per dare attuazione al protocollo d’intesa siglato a Roma nel mese di giugno dello scorso anno.
Il Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, Generale di Corpo d’Armata Teo Luzi e il Presidente di Confapi Maurizio Casasco hanno sottoscritto il documento, spiega una nota, per la tutela del patrimonio informativo aziendale attraverso la prevenzione dell’utilizzo illegale dei dati, per la salvaguardia dagli illeciti ambientali e per il contrasto alle infiltrazioni della criminalità organizzata nell’attività economica. L’intesa è stata siglata nella sede del Comando Generale dei Carabinieri a Roma.
“E’ dovere dell’Arma essere vicini ai cittadini ed uno dei tanti modi per farlo, ha detto il Generale Luzi, è tutelare le piccole e medie imprese tramite la Confapi, una realtà profondamente diffusa e radicata nel nostro bellissimo Paese. Aziende di assoluto rilievo, molto spesso portatrici di antiche tradizioni, che sempre più diventano bersaglio della criminalità, specialmente in questo difficile periodo di ripresa”.
“La legalità, ha commentato Casasco, rappresenta il presupposto imprescindibile per la crescita e il lavoro. È un onore per Confapi collaborare con l’Arma dei Carabinieri, che da sempre e anche in questi lunghi e difficili mesi di crisi pandemica, si è distinta come baluardo di protezione e sicurezza per il nostro Paese.
Questo protocollo trova la sua forza e le sue ragioni nel profondo radicamento territoriale di entrambe le nostre organizzazioni e nella condivisione di obiettivi comuni, per la legalità e la crescita del Paese. Insieme vogliamo contribuire alla creazione delle condizioni di sicurezza e rispetto della legge di cui un’economia sana ha bisogno”.
L’accordo nazionale trova la propria ragion d’essere nella necessità di tutelare le imprese a rischio di infiltrazioni mafiose e per promuovere la cultura della legalità e l’imprenditorialità sana dell’economia italiana. Sulla scia di alcuni incontri tra il Comandante Provinciale dei Carabinieri Colonnello Davide Milano ed il responsabile provinciale del protocollo Cesare Cesarini, è stata mantenuta la promessa di non lasciare l’accordo siglato in un cassetto, ma di renderlo concreto attraverso azioni formative e informative per le imprese.
Gli incontri originano da un programma condiviso ed affronteranno tematiche di interesse, vedranno il succedersi di diversi relatori tra personale del Comando Provinciale, del Nucleo Operativo Ecologico e del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro, oltre che di numerosi altri professionisti.
Avranno inoltre l’ulteriore scopo di aggregare, avvicinandolo ancora di più, il mondo del lavoro e degli imprenditori con quello dei tutori della legalità suggellando per l’ennesima volta l’indispensabile rapporto di collaborazione tra i cittadini e le Forze dell’ordine.
Si parlerà di cybersicurezza, ma anche dell’impegno dell’Arma dei Carabinieri nell’attività di prevenzione e contrasto, del rischio di infiltrazioni mafiose nelle aziende alle amministrazioni e controllo giudiziario delle aziende stesse, dalla tutela dell’ambiente alla prevenzione delle fattispecie criminose ed agli illeciti amministrativi nel mondo del lavoro.