“Il gruppo Nestle’ e’ una impresa che prende solo da questo territorio. Riprendiamo il timone chiedendo lavoro oggi per un futuro domani”. Lo ha detto il segretario della Cgil di Perugia, Filippo Ciavaglia, intervenendo questa mattina sul palco allestito nel centro storico di Perugia per la manifestazione in difesa del lavoro in tutta la regione e contro i 364 esuberi annunciati da Nestle allo stabilimento Perugina di San Sisto.
Ad ascoltare anche i rappresentanti di altre fabbriche umbre, come Ast, ex Novelli, Colussi e Merloni, oltre ai parlamentari eletti in Umbria e la presidente della Regione, Catiuscia Marini. “La piazza di oggi – ha detto la governatrice – rappresenta un elemento di forza e coesione non solo dei lavoratori, delle istituzioni e delle organizzazioni sindacali, ma di una intera comunità che si stringe e sostiene la grande vertenza della Perugina”. “E’ impensabile – ha aggiunto la Marini – che Nestlè si sottragga dal confronto nel merito di un vero piano industriale fondato su investimenti certi, su innovazione e ricerca e sull’utilizzo pieno delle reti commerciali e di marketing di cui Nestlè dispone da metter al servizio anche dei prodotti, dei marchi e della piena capacità produttiva realizzabile a Perugia. E’ questo quello che stiamo chiedendo con forza insieme – ha sottolineato la Presidente umbra – istituzioni e lavoratori. Vogliamo che le imprese rimangano in Umbria – ha spiegato – e assumano fino in fondo la responsabilità industriale e sociale di dar certezze per il presente e per il futuro al lavoro e alle produzioni. Come istituzioni – ha concluso la presidente – ci aspettiamo che al prossimo incontro al ministero dello sviluppo economico, del 9 novembre, Nestlè venga non più con il piano sociale, ma con un nuovo piano industriale sul quale anche noi potremmo dare un apporto in termini di investimenti e di strumenti per l’occupazione”.