“Terni è una città in crisi, in declino, come tante altre in Italia e nel mondo. Ma mi ha spinto a questo passo il percepire un certo tipo di rassegnazione in città, a questo declino. Io credo che a questa cosa ci si debba opporre con tutte le energie , con tutte le forze che possiamo mettere in campo. Ritengo che il Partito Democratico sia l’unica risorsa politica nel paese e anche a Terni che possa veramente dettare il cambiamento.”
Lo ha detto, presentandosi agli organi di informazione e a una folta platea di militanti, il professor Alessandro Pardini, candidato alla segreteria comunale del Partito Democratico.
“La crisi della politica -ha aggiunto il prof. Pardini – è straordinaria.La disaffezione alla politica sta prendendo due percorsi paralleli: da una parte questo enorme astensionismo e dall’altra parte, sempre più prendono piede movimenti sempre più radicati nel populismo che fanno dello slogan e della frase ad effetto la eventuale soluzione dei problemi gravi. Io credo che, purtroppo, ai grandi problemi, non si possa rispondere con un tweet o con uno slogan.Problemi grandi richiedono soluzioni difficili che devono essere meditate e studiate a lungo. Purtroppo siamo in un momento in cui tutto si consuma in pochi minuti, un passaggio televisivo, un titolo di giornale. Mi rendo conto che è una cosa per certi versi inevitabile ma costringe la politica a non fermarsi un momento, a fare un ragionamento più lungo, a cercare di aiutare tutti a ragionare un po’ di più , per proporre ai grandi problemi soluzioni meditate, studiate, da gente esperta e per far questo occorre immettere nella politica più competenza .”
Il professor Pardini non è alla prima esperienza politica. Nel 1996 è stato eletto senatore nell’Ulivo, a Brescia. Ha aderito ai comitati Prodi. “Questa è la mia provenienza politica – ha precisato – ma la mia intenzione, adesso, se sarò segretario, è di esserlo di tutto il Partito Democratico”.
“Auspico – ha aggiunto Pardini – che questa mia disponibilità sia utilizzata da tutti coloro che vogliono un cambiamento del Partito Democratico e un forte rilancio della proposta del partito. Quindi, non sarà mai mia intenzione chiudere il partito , tutt’altro , sarà un partito aperto alla società civile, io stesso vengo dalla società civile. Se ho accettato questa sfida è perché voglio coinvolgere il più possibile coloro che si sono allontanati dalla politica. Questo è un mio obbiettivo: riportare i ternani a discutere, ascoltando le opinioni più diverse. E’ dalle diversità che ci si arricchisce”.
A domanda sullo stato di salute del PD a Terni, Pardini ha risposto lapidario”: ” è in rianimazione”.
A domanda se questa sua elezione sarà il trampolino di lancio per la sua candidatura alla successione di Leopoldo Di Girolamo, ha risposto: “questo non è un argomento all’ordine del giorno”.