“Terni non può perdere un investimento da 65 milioni di euro, per la città può rappresentare un momento di rilancio, con coraggio sostengo che se l’Umbria avesse tanti Bandecchi avrebbe la possibilità di creare posti di lavoro, Terni e l’Umbria ne hanno assolutamente bisogno. Sono convinto, come ho sempre detto, che la sanità pubblica deve funzionare assolutamente proprio però perché io credo nella sanità pubblica ricordo che in questi due anni di pandemia molti ternani sono stati costretti ad andare a Perugia a farsi operare in cliniche private cui la regione ha riconosciuto 34 milioni di euro per il 2021 per i posti convenzionati. Io credo che ci sia un principio generale di equità e c’è un principio chiarissimo normativo di prossimità perché non è possibile che una intera provincia abbia 5 cliniche e una intera provincia, per ragioni politiche che sappiamo, sia stata totalmente esclusa. Non è possibile soprattutto continuare una situazione di questo genere”.
Lo ha detto, a margine della cerimonia per la presentazione delle nuove maglie della Ternana per la stagione futura di serie B, l’assessore regionale alle infrastrutture e trasporti, Enrico Melasecche, in relazione alla clinica privata (convenzionata) che Stefano Bandecchi vorrebbe realizzare a Terni.
Rispetto alle convenzioni in atto l’assessore ha sostenuto che alla loro scadenza “ci sarà necessariamente una rivalutazione e poiché ciò che conta in tema di sanità è la qualità, chi avrà le migliori performance, le migliori condizioni, avrà la convenzione”.
L’assessore Melasecche ha poi ribadito che “se Bandecchi realizzerà una clinica di altissimo livello, con criteri qualitativi che nessun’altra clinica in Umbria ha, non riesco a comprendere le ragioni per cui, alla scadenza, non venga rifatta una gara e ognuno partecipa. Nessuno chiede l’accreditamento oggi, oggi si chiede esclusivamente la disponibilità a che, quando ci saranno le condizioni previste dalla legge, le più rigorose, la regione si impegni a dare il convenzionamento e l’accreditamento al migliore. E’ una questione di giustizia, di correttezza, è una questione di equità. Io sono molto fiducioso, è chiaro che le difficoltà ci sono”.
E le difficoltà, interpretando le parole dell’assessore Melasecche potrebbero venire dall’assessorato alla sanità: “vedremo in sede di conferenza dei servizi, decisoria, cosa verrà a dire. Io sono tranquillo e sereno, controllo che tutto avvenga nella massima regolarità, poi ognuno si assumerà le sue responsabilità”.
“Se si verificheranno situazioni sgradevoli o antipatiche io non avrò motivo a non dirlo – ha aggiunto ancora l’assessore – perché io sono persona libera, ho questo grosso vantaggio. Posso dire con orgoglio – ha rivendicato Melasecche – che se non ero io a fare queste battaglie non eravamo a questo punto. E’ una sfida da serie A. Ci prepariamo sia per quanto riguarda l’aspetto calcistico sia per l’aspetto strutturale perché Terni e l’Umbria hanno bisogno di guardare avanti”.