Ha veramente dell’incredibile la storia, o per meglio dire l’odissea, di Alessandro Chiometti che trovandosi positivo al Covid ha pensato, per scrupolo, di far fare un tampone alla mamma non autosufficiente.
Questo è ciò che è successo……
Mercoledì mattina svegliandomi con mal di gola e 38 di febbre uso un tampone per la covid19 che avevo in casa e risulto positivo.
Chiamo il dottore che mi dice che devo confermarlo in farmacia, resto perplesso sul fatto che devo andare in farmacia da positivo, perché ovviamente rischio di contagiare qualcuno. Ma il dottore mi dice che è obbligatorio e lui può fare il certificato solo con la comunicazione ufficiale.
E se non avessi la mia auto ma dovessi prendere l’autobus? Quanta gente metto a rischio contagio?
Transeat, prendo la mia auto, vado in farmacia che mi conferma la positività e il dottore e poi la regione mi confinano a casa per 7 giorni fino al tampone negativo.
Il meglio arriva il giorno dopo quando per scrupolo di coscienza, anche se mia madre non ha sintomi, vorrei farla controllare perché altrimenti mettiamo a rischio anche la sua badante.
Lo trascrivo in forma di dialogo, per rendere meglio il surrealismo.
“Salve dottore, mi servirebbe che venisse a casa di mia madre per farle un tampone per la covid perché io sono positivo e…”
“Non si fanno più i tamponi a casa per la covid”
“Come?”
“Non si fanno più perchè il servizio della asl che li doveva garantire ha smesso di farli perché non gli danno abbastanza soldi e quindi non li fanno più”
“Ma io sono positivo e confinato e mia madre da sola non può muoversi, che dobbiamo fare?”
“Provi a sentire le farmacie se mandano qualcuno a casa”
“Ma le ho già chiamate tutte, nessuno lo fa questo servizio e poi mi servirebbe oggi perché dobbiamo decidere anche cosa fare con la badante e…”
“Non ce l’ha qualcuno che accompagni sua madre in farmacia?”
“Ma se poi è positiva contagia questo qualcuno che le sta facendo un piacere!”
“E lo so, ma se mette la mascherina e si disinfetta è al sicuro… sennò provi a chiamare la asl e senta che le dicono”
“Ma voi medici..”
“No, non possiamo proprio, non ci hanno dato né le protezioni e né i tamponi, proprio perché noi medici di base NON li dobbiamo fare”
[digito il numero della asl]
“Salve…[seguono quattro passaggi di interlocutore in cui si rispiega più volte la situazione fino a che non “la responsabile” del distretto più vicino] … oh dunque le dicevo la situazione è questa, io sono positivo e confinato, mia madre non può muoversi da sola e dovrebbe fare il tampone…”
“Per la covid?”
“No, per [censura], pensa che le sto chiedendo un tampone vaginale per la candida se le dico che sono positivo e confinato?”
“Signore lei è un gran maleducato io..””
“Certo che sono maleducato, io sono un grandissimo maleducato, anzi sono il re dei maleducati e le dico che avete frantumato i [censura], ora se non mi dice come devo fare per fare un tampone domiciliare a mia madre chiamo il 118 faccio venire l’ambulanza e poi domani vi mando sui giornali e così capisce quanto sono bastardo oltre che maleducato, chiaro?”
“Eh… ma io… io… aspetti [voci di sottofondo, poi dopo qualche minuto] ecco si, allora deve far attivare tramite il suo medico il caf che poi verrà a fare il tampone”
“Il caf?”
“Si che il servizio prima non lo fa più”
“Quindi il mio medico, manda la mail e questo caf viene… quando?”
“Ah non lo so, ma comunque vale solo per chi è immobile sul letto”
“E per i non autosufficienti no?”
“Non lo so…”
“Ma a me servirebbe questa mattina perchè dobbiamo decidere anche cosa fare con la badante se farla venire o meno…”
“Eh, ma scusi non può accompagnarla lei in macchina?”
“Ma se le ho detto che sono positivo e confinato”
“Ma se si mette la mascherina non succede mica nulla!”
“La masch… ma lei scherza o è cretina?”
“Guardi che lei non si deve permettere…”
“Ah io? Lo sa che sono 500 euro di multa e 18 mesi di arresto per chi viola la quarantena? Che fa me lo mette per iscritto lei che posso uscire per accompagnare mia madre? No, non risponda che di puttanate ne ho sentite abbastanza, tante cose”
[e via con il 118, dopo che amici di amici mi han detto di passare tramite loro]
“Pronto è il 118 dica!”
“Si buonasera, a quanto sembra c’è bisogno di passare da voi per trovare un servizio che faccia tamponi domiciliare”
“Questo è il centralino signore se mi spiega la situazione le passo chi di dovere”
[situazione spiegata] “…quindi cosa mi dice?”
“Guardi le passo subito l’addetto in servizio che gestisce le uscite delle ambulanze e del personale”
…
“Dica?”
“Si… guardi il centralino mi ha passato lei perché avrei bisogno di fare un tampone domiciliare a mia madre…”
“No no no, noi non facciamo nessun tampone domiciliare!”
“Guardi che varie persone mi hanno detto che..”
“Deve venire il suo medico di base”
“No guardi il medico di base mi ha detto che loro non devono proprio muoversi…”
“No signore, il medico sta mentendo lo denunci immediatamente per omissione di servizio”
“… guardi che io lo faccio…”
“Glie lo sto dicendo, lo denunci subito”
“ok attacco e lo denuncio, arrivederci”
[richiamo il medico di base]
“Pronto”
“Salve, l’operatore del 118 mi ha detto che devo denunciarla per omissione di servizio se non viene a fare il tampone a mia madre”
Seguono urla e blasfemie da entrambe le parti e scambio di wazzup che si conclude con questo messaggio di risposta (al medico di base) del loro “coordinatore” dopo richiesta di informazioni su eventuali cambi di disposizioni: “Non abbiamo tamponi non ci sono più stati dati non dobbiamo ne’ possiamo farli.”
Thats’all folks, direbbero i looney tunes… peccato che non è un cartone animato. Quindi mentre siamo l’ultimo paese d’Europa per cui la Covid19 non è gestita come una normale influenza (aprite le home page dei più importanti giornali europei e vedete se c’è qualcosa di simile a quel che succede qui con i macabri conteggi ripetuti giorno e notte da tre anni a questa parte… e non certo perché ci siano più o meno contagi), spendiamo i soldi dei finanziamenti europei per cose ridicole come la metropolitana di superficie Terni Cesi, ma in tre anni di pandemia non siamo stati in grado di predisporre un servizio domiciliare di controllo senza che il positivo o il probabile tale vada in giro ad infettare gli altri.
Tanto abbiamo le mascherine. FFP2, mi raccomando.