DI GIANNI FERRI BONTEMPI – METEO CENTRO ITALIA
Dopo 4-5 giorni di temperature nella media o leggermente al di sotto di essa, il caldo tornerà prepotentemente a conquistare la nostra penisola da nord a sud.
L’aumento termico inizierà ad avvertirsi già dalla giornata di venerdì, con i valori massimi pronti a raggiungere nuovamente i 37-39°c nelle ore diurne.
Fortunatamente l’irraggiamento solare è già diminuito notevolmente per cui almeno nelle ore notturne le temperature non dovrebbero avere grandi difficoltà nella discesa.
Questa nuova ondata di calore interesserà le nostre regioni almeno fino alla fine del mese, quando finalmente sembra ipotizzabile il ritorno di temperature più consone per il periodo.
Continuano dunque ad imperversare senza sosta sulle nostre regioni caldo e periodi di siccità tipici del continente Africano.
Pensate che è da febbraio che non si registra un mese termicamente al di sotto della media o quanto meno nella media del periodo. Anzi da febbraio ad oggi si è sempre oscillato tra valori leggermente al di sopra della norma e valori di molto superiori alla norma, come ad esempio è stato per il mese di giugno e molto probabilmente lo sarà anche per quello di agosto.
Luglio invece dalle analisi meteoclimatiche forniteci dalla nostra stazione meteorologica, situata a Terni centro, è stato sì sopra la media ma non in modo eccessivo come il mese di giugno e il mese di agosto.
Infatti la temperatura media per la città di Terni nel mese di luglio, dagli anni 60 a oggi , è risultata essere di 25.7°c; luglio 2017 ha chiuso invece a 26.9°c ovvero circa 1.2°c al di sopra della media.
Il dato più sorprendente risulta forse essere quello pluviometrico con una media mensile dagli anni 60 ad oggi per il mese di luglio pari a 25.7 mm, mentre luglio 2017 è risultato addirittura essere più piovoso della norma con 43.6 mm caduti.
Molti di voi si chiederanno:”ma allora la siccità non dovrebbe essere stata sanata?” purtroppo la risposta non può che essere negativa.
Le precipitazioni che si accumulano nel periodo estivo sono spesso il frutto di temporali violenti ma molto localizzati, che non sono quindi in grado di sanare una prolungata mancanza di precipitazioni originata nel periodo invernale-primaverile.
Per sanare definitivamente la mancanza di piogge e non solo (pensate anche cosa ha comportato l’assenza di ingenti accumuli nevosi lungo la catena appenninica, versante occidentale) bisognerà ormai attendere l’arrivo delle prime perturbazioni organizzate, le uniche in grado di garantire piogge estese e continue.
Un altro grande problema che ci troveremo ad affrontare nel medio termine con l’avvento del periodo autunnale sarà quello delle alluvioni.
Le temperature dei nostri mari, a causa delle grandi ondate di calore che si sono ripetute nell’arco della stagione estiva e che continuano a ripetersi, si sono alzate notevolmente portandosi anch’esse di molto al di sopra dei valori medi per il periodo.
Pensate ad esempio che la temperature dell’acqua dello Ionio settentrionale al momento si attesta sui 25.9°c, quella dello stretto di Sicilia addirittura arriva a 26.8°c; 26.9°c il Tirreno meridionale, temperature elevatissime che favoriranno, molto probabilmente, la formazione di temporali intensi se non violenti dovuti al contrasto tra la superficie marina così calda e le correnti fresche tipiche del periodo autunnale.
La situazione dunque non appare rosea e un cambio di rotta meteo climatico non sembra di certo alle porte.
Bisognerà attendere quanto meno l’arrivo del mese di settembre prima di tornerà nuovamente a respirare con un nuovo probabile calo delle temperature, mentre per le piogge il caso è ancora più complesso e dalla prognosi riservata.