L’avevano detto quelli del canile di Schifanoia di Narni, che si chiama Dog Paradise, che l’intrusione di Paolo Bernini, deputato dei Cinque stelle ,del giugno scorso, non sarebbe finita lì. Per loro la sua presenza nell’impianto era stata una forzatura, che aveva reso necessario anche l’arrivo dei Carabinieri della stazione di Narni e solo a loro il deputato si è poi qualificato.
Ora la richiesta di un giudice per stabilire se quel comportamento sia stato consono oppure no, se vi sono state forzature. Tra l’altro anche i responsabili narnesi dei Cinque Stelle avevano trovato allora un po’ eccessiva la situazione del deputato. I successivi, e richiesti, interventi da parte dei Nas non hanno trovato alcun riscontro se non per qualche inezia, subito messa in regola.
Ma tant’è. Ma è la questione del canile ormai a fare scandalo: il comune, nell’intento di evitare di spendere per la Dog Paradise ( o per qualsiasi altro canile) delle cifre che ritiene eccessive, ha deciso di farne uno in proprio, nelle terre che erano agricole e che ora sono state sottratte a quello scopo. Ha già speso 600.000 euro se ne dovranno spendere altrettante. E poi fare una gara per la gestione. Gara alla quale potrebbe partecipare anche la Dog Paradise. La società aveva proposto, come d’altronde la precedente, la Marcheggiani, che il canile sarebbe stato regalato al Comune dopo venti – venticinque anni di gestione a prezzi concordati, stilati sulla base degli effettivi costi. Il Comune, anzi, il sindaco Stefano Bigaroni, aveva imboccato la strada del “fai da te”, costosissimo, quasi a dimostrazione di una prova di forza. Ora il canile comunale è mezzo costruito e in attesa di nuovi finanziamenti. Di nuovo c’è solo la denuncia al deputato Bernini.
Di seguito il comunicato della Dog Paradise:
La Dog Paradise srl ha confermato l’azione legale preannunciata ed ha denunciato il deputato Paolo Bernini, che il dodici giugno scorso si era introdotto nel canile/rifugio di Schifanoia di Narni gestito da questa società.
La direzione del Dog Paradise srl ha ritenuto assolutamente insultante il comportamento dell’onorevole Bernini, che fa parte del gruppo parlamentare dei Cinque Stelle, provocatorio, assolutamente contrastato in maniera civile e, sotto certi aspetti, cortese, da parte della direzione e del personale durante la sua presenza nella struttura, cosa che è stata confermata da un medico veterinario ed una dipendente. L’on. Bernini si è qualificato solamente davanti ai Carabinieri di Narni, giunti sul posto prontamente dopo essere stati chiamati dal dirigente della struttura, Carabinieri che non hanno rilevato alcunché di irregolare.
Tra l’altro l’on. Bernini aveva rilasciato delle dichiarazioni che la Dog Paradise srl ha ritenuto infamante ad una testata giornalistica ed anche per queste si procederà nelle dovute sedi. Tra l’altro nel titolo dell’intervista era scritto che l’on. Bernini aveva affermato che contattato che vi erano “adozioni blindate e tentato sequestro di persona” ovvero “in questa struttura finiscono migliaia di euro dei cittadini”.
Va a questo punto anche ricordato che la Dog Paradise srl partecipa in maniera trasparente a bandi che i comuni pubblicano nell’intero territorio regionale e nazionale senza che vi sia alcuna trattativa diretta: tutto avviene alla luce del sole. Al momento il Dog Paradise srl è stato “osservato” anche dai Nas che non hanno sostanzialmente trovato alcunché di sostanziale nel comportamento generale e particolare rivolti agli animali: la Dog Paradise srl può tranquillamente affermare, senza tema di smentita, di essere una struttura all’avanguardia sia nella cura degli animali che nella possibilità di adozione, e che ritiene proprio questa la strada per un vero contenimento dei costi da parte del servizio pubblico.