Lavoratori di TCT, azienda specializzata nel taglio e commercializzazione tubi, insieme ai sindacati Fim Cisl, Fiom Cgil e Fismic, in presidio sotto la prefettura di Terni in occasione dell’incontro davanti al prefetto Giovanni Bruno tra Ast e TCT per definire la possibilità della vendita ad Acciai Speciali Terni della stessa azienda.
“I lavoratori non possono essere al centro di una trattativa tra privati – sostiene Alessandro Rampiconi segretario della Fiom Cgil – ci sono in ballo 52 posti di lavoro e la prosecuzione della filiera del tubo chiediamo la massima responsabilità per farsi carico di queste 52 famiglie e questo territorio non si può permettere di perdere ulteriori posti di lavoro.”
“Ci aspettiamo che le parti possano trovare un accordo per risolvere questa vertenza che riguarda sia 52 lavoratori della Tct, spiega Emilio Trotti segretario regionale Fim Cisl, ma anche i lavoratori del tubificio e l’intera filiera del tubo. Abbiamo chiesto l’intervento prefettizio dopo l’annuncio da parte della proprietà di Tct della cessazione delle attività per un mancato accordo con Ast. Quindi speriamo che il prefetto e le istituzioni presenti riescano a trovare una mediazione finalizzata alla ripresa delle attività produttive.”
“Questa azienda da 30 anni circa taglia esclusivamente per il Tubificio – evidenzia Gioacchino Olimpieri segretario della Fismic – e oggi, praticamente a fronte di una situazione economica, si è creata questa incertezza tra i lavoratori. Speriamo che con l’iniziativa in prefettura ci sia la soluzione o perlomeno un inizio di soluzione.”
Alle ore 14 il presidio era ancora attivo sotto Palazzo Bazzani.
Nel corso dell’incontro, al quale ha partecipato il sindaco Leonardo Latini, le parti, con la mediazione del Prefetto, hanno discusso su alcune proposte volte al raggiungimento di un’intesa commerciale. Allo scopo di continuare la trattativa, si legge in una nota della prefettura, gli intervenuti si sono riservati di approfondirne gli aspetti economici con i rispettivi tecnici, in vista di un ulteriore incontro che si terrà a palazzo Bazzani il 12 gennaio. Il prefetto e il sindaco hanno sensibilizzato i presenti affinché si cerchi di raggiungere un punto di intesa per concludere quanto prima la vertenza, in modo da salvaguardare i posti di lavoro dei 52 dipendenti della Tct. Terminato l’incontro con i rappresentanti delle aziende, sono stati ricevuti i delegati delle organizzazioni sindacali Fim Cisl, Fiom Cgil e Fismic, che hanno auspicato una conclusione positiva della vicenda, esprimendo comunque le loro preoccupazioni per le incertezze che stanno vivendo i lavoratori sia del Tubificio che, soprattutto, della Tct collocati in cassa integrazione a zero ore fino al 29 gennaio.